Baciami ancora
Titolo originale: Baciami ancora
Italia: 2010 Regia di: Gabriele Muccino Genere: Drammatico Durata: 130'
Interpreti: Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino,
Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore,
Daniela Piazza, Primo Reggiani, Francesca Valtorta, Adriano Giannini,
Valeria Bruni Tedeschi, Alexia Murray
Sito web: www.specials.it.msn.com/baciamiancora
Nelle sale dal: 29/01/2010
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Cani
L'aggettivo ideale: Attuale
“La normalità è la vera rivoluzione”...questo accadeva 10 anni fa, quando "l’Ultimo bacio" rappresentava quella che è stata per tutti la crisi dei trentenni e la loro incapacità di crescere e di responsabilizzarsi di fronte alle proprie compagne, figli e genitori.
Alla fine era il 2001, il millennio era appena iniziato, non c’era traccia di grossa crisi economica e sociale, Stefano Accorsi era ancora, nell’immaginario collettivo, il ragazzo della Maxibon ,”du gusti is megl che uan”, i suoi colleghi ancora non smuovevano gli ormoni delle masse e ci siamo illusi che i giovani risolvessero con la normalità le loro inquietudini.
Il pacchetto normalità comprendeva moglie, macchina e mestiere, come la vecchia tradizione vuole, prevedeva una vita in cui il tradimento sarebbe stato in agguato, i sorrisi fra estranei fraintesi o complici, ma che alla fine nel nido della normalità ci si sarebbe rifugiati.
2010 e l’Ultimo bacio non è stato proprio l’ultimo, ma è arrivato l’ultimissimo, Baciami ancora.
Forse baciami ancora perché la prima volta non ho capito bene il messaggio e ho continuato a errare oppure solo perché nei quarant’anni di oggi ci si accorge che la normalità è diversa da quella degli anni della moglie, la macchina e il mestiere e quindi ti può capitare di non poter aver figli , di essere padre di un figlio non tuo o che tu possa essere allo stesso tempo madre e padre per tuo figlio.
Sono i figli i protagonisti di questa nuova storia, vittime o carnefici dei loro genitori, quelli che li hanno posti di fronte ai loro sbagli e gli dettano le decisioni future e soprattutto quelli che più vivono la normalità senza pregiudizi, perché questa è la loro normalità, quella che hanno visto fin dalla nascita. Baciami ancora non è la crisi dei quarantenni, ma la riconciliazione che questi fanno con se stessi e con i loro errori.
Per Carlo ,con l’errore di non aver saputo salvare il proprio matrimonio, Per Marco con l’errore di non aver saputo ammettere un problema di fertilità, per Paolo con l’errore di non aver fiducia in una cura e soprattutto in se stesso e alla fine per Adriano con l’errore di esser fuggito dalle proprie responsabilità.
Ognuno di essi paga e ha pagato un prezzo per i suoi sbagli e con l’età della maturità rivoluziona la normalità, accettando il dono di una paternità non biologica, iniziando un rapporto sentimentale senza nascondersi, riscoprendo il primo bacio ,comprendendo i desideri nascosti dei figli, fuggendo ancora o fuggendo per sempre, perché la vera rivoluzione sta nel capire qual è la normalità che vogliamo e viverla.
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