Crazy Heart
Titolo originale: Crazy Heart
USA,: 2009 Regia di: Scott Cooper Genere: Drammatico Durata:
112'
Interpreti: Jeff Bridges, Maggie Gyllenhaal, Robert Duvall, Ryan Bingham, Rick Dial, Debrianna Mansini, Jerry Handy, Ryil Adamson, J. Michael Oliva, David Manzanares, Chad Brummett, Tom Bower, Beth Grant, Annie Corley, James Keane, Anna Felix, Paul Herman
Sito web: www.foxsearchlight.com/crazyheart
Nelle sale dal: 05/03/2010
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Marco Aresu
L'aggettivo ideale: Polveroso
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Pressbook del film
Bad Blake è un cantante Country ormai in declino. A 57 anni suonati e con una grave dipendenza dall’alcool, continua ad esibirsi nei pochi locali di provincia che il suo agente gli riesce a trovare.
Vive all’ombra del suo pupillo Tommy Sweet, che diversamente da lui, è diventato una stella della musica Country. Bad ha una nuova opportunità nella musica, quando gli viene offerto di aprire un concerto proprio per Tommy, e una nuova opportunità nella vita privata, quando conosce la giornalista Jean Craddock.
Crazy Heart è il declino dell’eroe americano e di quei modelli, che per lungo tempo sono state icone intoccabili.
Questo argomento è stato recentemente affrontato, in modo convincente, da “The Wrestler” di Aronofsky da cui Crazy Heart sembra ricalcarne la trama. In realtà il regista e sceneggiatore Scott Cooper, (qui alla sua opera prima), ha adattato per lo schermo l’omonimo romanzo di Thomas Cobb, ed ha sicuramente preso ispirazione dalla pellicola di Bruce Beresford “Un Tenero Ringraziamento” (in cui il suo mentore e amico Robert Duvall era il protagonista, e in Crazy Heart interpreta l’amico di Bad). L’idea di Cooper è quella di portare sullo schermo una storia “on the road”, legata al country, cruda, realistica e polverosa come le strade del Texas.
La prima parte del film infatti mette a fuoco il personaggio di Bad Blake, attraverso la sua vita sregolata e la sua musica.
La seconda parte cerca di mostrare l’uomo che c’è dietro il musicista, la sua ricerca di una redenzione attraverso l’amore.
Notevole l’interpretazione di Jeff Bridges, che vale tutto il film.
L’attore americano incarna perfettamente il cantautore sul viale del tramonto alcolizzato, prima tragico, cinico e divertente, poi drammatico e poetico.
Un personaggio che va a fondo a testa alta, che non ha rimpianti, ma che ha nel cuore ancora tanta poesia.
Una poesia che gli farà riscoprire l’amore e gli darà forza per cercare di cambiare. Jeff Bridges canta e suona veramente nel film, e questo trasmette completamente l’essenza del personaggio.
Ad affiancare Bridges, l’inossidabile Robert Duvall che è anche produttore, e l’attrice Maggie Gyllenhaal (i più “pervertiti” la ricorderanno in “Secretary”) che interpreta la giornalista alle prime armi Jean Craddock, la donna per cui Bad pensa valga la pena provare a cambiare. Nella parte di Tommy Sweet invece una guest star a sorpresa.
Cosa fondamentale di Crazy Heart sono le canzoni: Bad Blake è un cantautore di prim’ordine anche se in declino, e le sue composizioni dovevano essere belle, convincenti e veritiere. Il compositore T Bone Burnett (autore tra l’altro delle bellissime musiche di “Fratello, dove sei?”) ha scritto le canzoni originali con il cantautore Stephen Bruton (purtroppo scomparso a fine riprese). Ad apparire nel film c'è anche il cantautore texano Ryan Bingham, che ha scritto il brano The Weary Kind, il più notevole insieme a Hold On You.
Crazy Heart non è un film d’azione, si basa molto sui dialoghi e sulla musica, e chi cerca “una dannata rock star” ne rimarrà deluso. Le parti musicali sono molte (ma non sono riempitivi e hanno un ruolo nello svolgimento della vicenda), e solo gli appassionati di musica (country e non) potranno apprezzare il lavoro fatto dai compositori.
La storia non è certo nuova, rispetta dei canoni classici e a tratti può risultare soporifera, ma il personaggio di Bad Blake (l’interpretazione di Jeff Bridges) riuscirà a catturare chiunque deciderà di sedersi in un sudicio tavolo di un bar del New Mexico ad ascoltarlo.
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