Iago
Titolo originale: Iago
Italia: 2009. Regia di: Volfango De Biasi Genere: Drammatico Durata: 120'
Interpreti: Nicolas Vaporidis, Laura Chiatti, Giulia Steigerwalt,
Gabriele Lavia, Fabio Ghidoni, Luana Rossetti, Lorenzo Gleijeses
Sito web:
Nelle sale dal: 27/02/2009
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
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Il regista e sceneggiatore Volfango De Biasi è qui al suo secondo film, dopo il successo di “Come tu mi vuoi”. Iago è liberamente tratto dalla tragedia di William Shakespeare “Otello” trasformata in una commedia e con un cambio di prospettiva degli eventi e dei personaggi principali.
Iago frequenta la Facoltà di Architettura di Venezia ai nostri giorni. Il ragazzo è di grande talento e tutt’altro che benestante, convinto di poter realizzare il progetto per la biennale e ottenere l’amore di Desdemona, l’oggetto della sua passione.
Il nuovo arrivato Otello, in sole 24 ore e senza troppa fatica, si appropria di entrambi. Vistosi defraudato di qualcosa che secondo lui oramai doveva appartenergli, Iago scatena una ragnatela sotterranea di intrighi per farsi giustizia con ogni mezzo.
Il regista prova da sempre un interesse per i Classici, che sono alla base di molti racconti.
Un Classico non invecchia mai, attraversa tutte le epoche grazie alla descrizione di sentimenti che sono eterni e al linguaggio sempre fascinoso. De Biasi ha rielaborato il testo mostrando il punto di vista di Iago e ponendo Otello tra il coro. Le ragioni di Iago (Nicolas Vaporidis) sono profonde, è un anti-eroe che con la sua intelligenza mette in moto il meccanismo della vendetta. Ambizione e passione guidano le sue azioni, ma allo stesso tempo il ragazzo vuole dimostrare a Desdemona (Laura Chiatti) che Otello non ha né talento né rettitudine, che non è quella persona perfetta come appare.
Otello (Aurelian Gaya) è un raccomandato e pensa che tutto gli sia dovuto, senza mettere il minimo impegno nel lavoro affidatogli. Il tema principale che la figura di Iago sottolinea sono le ingiustizie sociali, che ognuno può subire. Iago agisce nel modo sbagliato per la ragione giusta. Utilizza scorrettamente la sua intelligenza perché le persone che si è trovato di fronte sono state scorrette con lui.
L’intento del regista è far immedesimare lo spettatore con un sentimento negativo per farlo addentrare nell’ intimo del ragazzo e comprendere i motivi di tali azioni.
I sentimenti sono raffigurati anche attraverso i colori dei costumi, Desdemona rappresenta una figura eterea ed è sempre vestita di bianco. Iago è corroso dalla gelosia e mostra il suo lato oscuro, il suo colore è il nero. Due opposti che inevitabilmente si attraggono. Il colore ha una forza rilevante all’interno della storia, la festa in maschera è uno sfolgorio di elementi cromatici, per esempio.
La location scelta dal regista è Venezia, con la quale si può giocare col presente e col passato.
La sua struttura e i suoi edifici hanno permesso ai realizzatori di pensarla come un teatro di posa, un non luogo.
Il film possiede un’originalità di base nel cambio di prospettiva. Gli interpreti principali, però, non raggiungono quella profondità e spessore che i loro personaggi richiedevano.
Iago è un intimista, è arrabbiato, deluso, sconfitto, sottovalutato. Desdemona è capricciosa, superficiale, non ha mai provato dei forti sentimenti per nessuno.
Chiatti e Vaporidis forse non sono ancora pronti per personaggi così articolati emozionalmente, in cui si passa velocemente da un registro all’altro.
Inoltre lo sviluppo della storia si è soffermato un po’ troppo sulla fissazione di Cassio per il sesso, l’ossessione di espletare i propri bisogni pruriginosi, rendendola ridondante e superflua.
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