Il cigno nero
Titolo originale: Black Swan
USA: 2010. Regia di: Darren Aronofsky
Genere: Drammatico
Durata: 103'
Interpreti: Mila Kunis, Natalie Portman, Winona Ryder, Sebastian Stan,
Vincent Cassel, Christopher Gartin, Toby Hemingway, Janet Montgomery,
Barbara Hershey, Kristina Anapau, Ksenia Solo, Adriene Couvillion
Sito web ufficiale: www.blackswan2010.com
Sito web italiano: www.foxinternational.com/it/ilcignonero
Nelle sale
dal: 18/02/2011
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Psicologico
Scarica il Pressbook del film
Black Swan - Il cigno nero su Facebook
Con “Il Cigno Nero” il regista Darren Aronofsky mette in scena un viaggio visionario all’interno della psiche di una giovane ballerina. Nina è una ballerina che lavora a New York nella compagnia del direttore artistico Thomas Leroy.
La sua ambizione più grande è quella di poter interpretare il doppio ruolo del Cigno Bianco, innocente e soave, e del Cigno Nero, malvagio e sensuale, ne Il lago dei Cigni.
Quando Leroy annuncia il ritiro della prima ballerina Beth Macintyre, presenta anche la nuova stella che interpreterà proprio quel ruolo: Nina. La ballerina si impegna fino allo stremo per riuscire a incarnare i due ruoli, ma se sembra perfetta per il Cigno Bianco, la sua interpretazione è ancora molto lontana dal Cigno Nero.
Col passare dei giorni, inoltre, la sua psiche inizia a dare segni di cedimento, ha delle allucinazioni in cui vede il suo doppio e si fa mille paranoie sulla nuova arrivata che le vorrebbe soffiare il posto. La sua determinazione è forte a tal punto da ottenere il risultato sperato: la perfezione, ma a quale prezzo…
Il film è un pugno nello stomaco, Darren Aronofsky porta lo spettatore in un mondo fascinoso, ma inquietante e contorto, fatto di doppi e paranoie, diviso tra il reale e il surreale, senza far capire fino all’ultimo ciò che è vero da ciò che solo Nina vede. Mostra gli impulsi più oscuri di Nina che prendono il sopravvento su di lei.
Gli incubi, le gelosie e la pretesa perfezione si fanno largo in maniera profonda nel suo essere, lasciando che emerga quella parte malvagia e sensuale che dovrebbe possedere il Cigno Nero, confondendosi totalmente nella parte. Nina arriva a un punto in cui non distingue cosa sia reale da cosa è invece la sua mente a creare.
È un thriller psicologico, ma c’è anche la volontà di mostrare il dietro le quinte di quest’arte apprezzata in tutto il mondo, ma di cui spesso non si sa molto: quali e quanti sacrifici ci siano dietro, quanto impegno, determinazione, competizione. Aronofsky concentra l’attenzione della macchina da presa molto sul corpo come strumento indispensabile di lavoro.
Il corpo è l’unico strumento per i ballerini di comunicare e da questo deriva il costante allenamento e concentrazione e gli enormi sacrifici che sono disposti a fare.
Ciò che il regista ha voluto delineare è la graduale trasformazione che Nina subisce: da persona timida e introversa, perfetta per incarnare il candore del Cigno Bianco, a sensuale e pericolosa per il Cigno Nero, emozioni e sentimenti che per troppo tempo ha tenuto sopiti dentro di sé.
Il film dà dimostrazione di quante risorse possa avere un individuo e le tante sfaccettature di una personalità, che ognuno di noi può riscoprire nel proprio animo quando è la necessità a spingerci. È una storia di sacrificio: Nina è pronta a sacrificare tutto e tutti, pensa solo al balletto, per un’unica performance perfetta.
L’amore per quest’arte diviene per Nina un’ossessione, stimolata anche dalla madre, un’ex ballerina che non c’è l’ha fatta, che se da un lato vorrebbe che sua figlia primeggiasse, dall’altro palesa una malcelata gelosia, proprio perché sua figlia ha la possibilità di farcela.
Aronofsky crea una tensione crescente, con un esplosione di vitalità nell’epilogo che cattura lo spettatore. È riuscito a cogliere il lirismo del corpo e grazie agli effetti visivi crea delle immagini potenti come la trasformazione in Cigno.
Ha utilizzato la macchina a mano in modo che lo spettatore fosse il più vicino possibile ai ballerini, per sentirne il sudore e la fatica, ma anche l’infinita bellezza.
Natalie Portman è una delle candidate agli Oscar 2011 per la sua autentica e coinvolgente interpretazione di Nina, ruolo per il quale si è impegnata come mai prima d’ora. Ci sono voluti dieci mesi di preparazione fisica, prima che iniziassero le riprese, e un passato fatto di danza classica che hanno portato l’attrice a una performance meritoria.
|
Commenti
RSS feed dei commenti di questo post.