Il papà di Giovanna
Titolo originale: Il papà di Giovanna
Italia: 2008. Regia di: Pupi Avati Genere: Drammatico Durata: 104'
Interpreti: Silvio Orlando, Francesca Neri, Ezio Greggio, Alba Rohrwacher, Serena Grandi, Gloria Cocco
Sito web: www.ilpapadigiovanna.it
Nelle sale dal: 12/09/2008
Voto: 8
Trailer
Recensione di: Ciro Andreotti
Bologna 1938. Il professore di storia dell'arte Michele Casali insegna in uno dei più prestigiosi licei della città; ha una bella moglie: Delia. Un amico fidato nella polizia di stato: Sergio Ghia ma anche un cruccio; una figlia, Giovanna, con il corpo da adolescente e la mente di una bambina... Quando Dalmastri, un suo allievo, dimostrerà dell'interessamento per Giovanna, Michele baratterà la sua promozione con l'obbligo per il ragazzo di proseguire nella frequentazione della ragazza....
Tre lustri della Bologna che fu per incastonare un dramma famigliare di stampo greco.
Una tragedia annunciata che per troppo affetto viene lungamente rimandata sino all'inevitabile epilogo già inscritto nel DNA di un'Alba Rohrwacher che se è stata ignorata dalla critica di Venezia non passa certamente insensibile davanti agli sguardi di chi si avvicina a questa quarantaduesima fatica del "Bolognesissimo" Avati.
I portici e gli interni del capoluogo emiliano ricostruiti, quasi del tutto, in studio vengono solcati dalla lentezza compassionevole con la quale un pittore fallito, Michele Casali, cerca di dare un senso alla propria esistenza cercando nell'educazione della figlia una via di fuga per una realtà troppo dura da accettare: il ripego su una carriera da insegnante di liceo, osservando da troppo lontano i successi dell'ex-compagno di università: Giorgio Morandi. Un matrimonio fallimentare con una moglie bella quanto volontariamente assente dai problemi di una figlia, Giovanna, affetta da gravi problemi mentali taciuti prima di tutto a se stessi per non privarsi di una speranza quanto mai necessaria per andare avanti.
Silvio Orlando, per la prima volta diretto da Avati, si avvicina al ruolo di Michele Casali con indubbia professionalità. professionalità che come predetto dallo stesso regista gli è valsa un premio prestigioso, la Coppa Volpi della Mostra del cinema di Venezia, e numerose fortune cinematografiche.
Al suo fianco ottimi comprimari fra i quali spiccano la prova della Rorwacher, sapientemente imbruttita per il ruolo di Giovanna e al tempo stesso abile come sempre nello scegliere le pellicole cui accostarsi, basti pensare alle recenti fatiche di "Mio fratello è figlio Unico", di Daniele Lucchetti, e "Giorni e Nuvole", di Silvio Soldini.
Ma anche Ezio Greggio qui nel ruolo di, Sergio, amico fraterno di Michele, padrino di Giovanna e vicino di casa della famiglia Casali. Per la prima volta in un ruolo serioso necessario per potersi sdoganare dal ruolo di "semplice comico da fascia pre-serale".
Sullo sfondo si muove una Bologna, città troppo ignorata dal patinato mondo del cinema e attraversata dagli ultimi "barlumi" del Ventennio fascista, sino ai bombardamenti degli alleati per arrivare alla ricostruzione del dopo guerra. Ricostruzione che metaforicamente Avati desidera offrire anche a Michele e alla sua famiglia: smembrata e allontanatasi nel corso della guerra e pronta per riavvicinarsi nel corso della ricostruzione post-bellica.
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