Into the Wild
Titolo originale: Into the Wild
Titolo internazionale: Lust, Caution
USA: 2007. Regia di: Sean Penn Genere: Drammatico Durata: 148'
Interpreti: Emile Hirsch, Vince Vaughn, Kristen Stewart, William Hurt, Marcia Gay Harden, Katherine Keener, Hal Holbrook
Sito web: www.//intothewild.com
Nelle sale dal: 25/01/2008
Voto: 7
Recensione di: Valeria Dagianti
Ed improvvisamente, tutto ti sembra così scontato, vuoto, inutile.
Cosa faresti se ad un tratto capissi che la tua vita, non è stata altro che un insieme di cose ammucchiate una sull’altra: una bella casa, una macchina nuova ed un ottimo libretto di risparmi per il futuro. Molti potrebbero obiettare che tutte queste parole elencate una dopo l’altra, e magari con l’aggiunta di una persona speciale, racchiudono la felicità.
E se invece la felicità fosse partire, lasciare tutto, donare i risparmi di una vita e bruciare i pochi soldi che si trovano cercandosi nelle tasche. Chi farebbe tutto questo?
Christopher McCandless è il pazzo, o saggio, che cercavamo. Into the wild, diretto da Sean Penn, ci guida alla scoperta della sua esaltante e sconvolgente storia. Chris ha tutto, ma auto annullerà la sua vita precedente lasciando il posto ad Alexander Supertramp, che diventerà il suo nuovo nome ed il suo nuovo io, lanciandosi in un viaggio solitario alla scoperta della vita. L’Alaska, la stupenda Alaska, sarà la sua meta. È un meteorite in movimento alla Jack London , nessuno lo può fermare. Sul suo cammino incontrerà persone senza scrupoli, ma anche gente fantastica, capace di donare amore e sicurezza, pur non avendo molto da offrire.
Un film emozionante, ben diretto e ben interpretato. E forse, il suo pregio più grande è quello di farci riflettere. Sono certa che una volta usciti dal cinema, ognuno di noi si ritroverà davanti una tazza di caffè o un bicchiere di birra intento a passare in rassegna la propria esistenza, ed il mondo in cui essa si muove.
Criticando o amando il nostro Alex, considerandolo totalmente folle o semplicemente saggio.
Sempre seguendo una linea di pensiero che ci vedrà muoverci, ondeggiando delicatamente, su di una linea sottile. Perché, citando Bertrand Russell, “qualcosa come la saggezza, o quella che sembra tale è soltanto lo stadio perfetto della follia?”. Arrivando, forse, alla conclusione che se si riesce a trovare un angolino sicuro, bello e magari simpatico per guardare il mondo, si potrebbe riuscire a dire che in fondo, quel mondo, è una bella prigione.
|