La Duchessa
Titolo originale: The Duchess
USA, Italia, Regno Unito, Francia, Danimarca: 2008. Regia di: Saul Dibb Genere: Drammatico Durata: 110'
Interpreti: Keira Knightley, Ralph Fiennes, Charlotte Rampling, Simon McBurney, Dominic Cooper, Hayley Atwell, Aidan McArdle, Richard McCabe
Sito web: www.theduchessmovie.com
Nelle sale dal: 24/12/2008
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Riccardo Balzano
Lady Georgiana Spencer, non ancora diciottene, viene data in moglie a William Cavendish, duca del Devonshire. Il sogno di una vita coniugale serena crolla quando non riesce a dare, per due volte consecutive, un erede maschio al marito.
Costretta a sopportare i tradimenti da parte di quest'ultimo, anche con l'amica Bess, Georgiana troverà conforto solo nella relazione clandestina col giovane Grey, a cui ben presto dovrà però riunciare.
Se Maria Antonietta, prima delfina e poi regina di Francia, amava dare feste, bere champagne in compagnia delle amiche e sfoggiare sontuosi abiti color pastello, Georgiana deve sopportare i tanti tradimenti del marito e addirittura accogliere una figlia illeggittima, nata dalla relazione del Duca con una cameriera, per prendersene cura come una figlia.
"La Duchessa" è ben distante nei contenuti da "Marie Antoinette" di Sofia Coppola (con cui è inevitabile un confronto), cerca però di ricalcarne la forma. Lady Georgiana è un'antenata della principessa Diana e il film vuole far emergere le congruenze biografiche con particolare attenzione alla turbolenta vita privata che accomunano le due donne.
Maria Antonietta era stata sottoposta invece a un esperimento di decontestualizzazione, che comportasse lo stravolgimento dei limiti spazio temporali: una regina simile ad un'adolescente odierna segregata negli sfarzosi ambienti della Reggia di Versailles nel '700. Il film di Dibb manca della trasgressività dell'opera di Coppola, è privo dei dolcetti e delle scarpette rosa shocking, delle parrucche bianche ornate di fiori, di una colonna sonora che raccoglie, tra i tanti, pezzi dei Bow wow wow, Cure e Strokes.
"La Duchessa" non ha nulla di eccezionale: è un film in costume ben realizzato che si agghinda dei begl'abiti della protagonista e si cosparge dei suoi profumi. Keira Knightley, col volto incipriato, se la cava ma trattiene sotto il trucco quei tormenti interiori che il bel faccino di Kirsten Dunst esprimeva in segreto, lontano dalla vita pubblica, chiudendosi nelle sue camere, avviandosi in carrozza alla ghigliottina, giocando con i figli.
E l'ossessiva ripetizione di feste e serate con gli amici, in "Marie Antoinette", esprimevano lo sconforto, la noia il desiderio "ludico", accentuando l'irresponsabilità di una regina troppo giovane, inadatta alla propria posizione. Lady Georgiana evita tutto questo e afferma, nel film, che "le donne possono esprimersi solo attraverso gli abiti". Il regista e il costumista la prendono in parola: l'introspezione psicologica è infatti appena abbozzata, la varietà del vestiario è invece ampia.
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