Pollock
Titolo originale: Pollock
USA: 2000. Regia di: Ed Harris Genere: Drammatico Durata: 122'
Interpreti: Ed Harris, Robert Knott, Molly Regan, Marcia Gay Harden, Tom Bower, Amy Madigan, Jennifer Connelly, Jeffrey Tambor, Val Kilmer, Bud Cort, John Rothman.
Sito web:
Nelle sale dal: 2000
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
Stati Uniti, anni ’40. Il pittore Jackson Pollock (Ed Harris) dipinge fra crisi nevrotiche, alcol e miseria. La moglie Lee Krasner ( Marcia Gay Harden ), anche lei pittrice, crede in lui e lo sprona a dare il meglio di sé.
Tuttavia l’artista non si vede attribuire il giusto riconoscimento dalla critica e questo causa in lui un’inquietudine che lo accompagnerà in tutta la sua vita tormentata.
Il bravo Ed Harris si cimenta dietro la macchina da presa, confezionando un film sicuramente valido, ma che poteva essere realizzato meglio. Da sempre le biografie dei grandi artisti tormentati affascinano e colpiscono emotivamente, e tale pellicola non è esente da questa tradizione.
Harris costruisce intorno al personaggio da lui interpretato un mondo per molti aspetti criptico, chiuso in una concezione dell'arte indefinita ed in cerca di innovazione. Pollock è l'inventore di una tecnica che non prevede il contatto dei pennelli con la tela, il colore viene letteralmente lanciato a creare una composizione cromatica tutta da interpretare. Non si comprende se lo stesso Harris apprezzasse l'operato del noto artista, ma è ovvio dedurre che la scelta di farne un film appare emblematica e dissipa qualunque residuo dubbio.
L'arte è una componente ma non il tema centrale, il regista si concentra sul fattore psicologico che delinea il protagonista, ne esplora le tante conflittualità, coincidenti con problematiche che influiscono sulla socialità dell'artista e sulla sua collocazione all'interno degli ambienti bene. Il rapporto con le donne è descritto in modo preciso, sembra che Pollock privilegi la sua natura artistica rispetto a quella umana, si mostra reticente a legarsi affettivamente a qualcuno.La famiglia stessa si rende conto del tormento interiore dell'uomo, fino ad emarginarlo tristemente.
Gli attori si immedesimano perfettamente, fino a creare il ritratto di un uomo la cui storia è stata trascurata per troppo tempo. Ne deriva un premio oscar all’attrice Marcia Gay Harden, ma paradossalmente non lo riceve Ed Harris, intenso ed espressivo. Per fortuna gli oscar contano fino a un certo punto e il gusto dello spettatore saprà certamente cogliere la passione della sua interpretazione.
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