Precious
Titolo originale: Precious
USA: 2009. Regia di: Lee Daniels
Genere: Drammatico
Durata: 109'
Interpreti: Mo'Nique, Paula Patton, Mariah Carey, Sherri Shepherd, Lenny
Kravitz, Gabourey Sidibe, Nealla Gordon, Stephanie Andujar, Amina
Robinson, Chyna Layne, Xosha Roquemore, Angelic Zambrana, Nia Fraser
Sito web ufficiale: www.weareallprecious.com
Sito web italiano:
Nelle sale
dal: 26/11/2010
Voto: 8
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Difficile
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Gridare al capolavoro potrà sembrare troppo ma - vista la quantità esorbitante di premi vinti nel corso di un anno, le eccellenti performance degli attori e la capacità del regista di sbatterci in faccia una realtà così dura riuscendo a farci anche sorridere - sì, Precious è un film da vedere assolutamente.
E’ passato quasi un anno da quando Mo’Nique è salita sul palco a ritirare l’Oscar come Migliore Attrice Non Protagonista: mesi in cui il film si è aggiudicato due statuette, un Golden Globe, tre premi al Sundance Film Festival, ben cinque premi all’Independent Spirit Awards e tanti altri ancora. Mesi in cui la critica di tutto il mondo lo ha acclamato come opera d’arte e gioiello prezioso.
Inutile negarlo: Precious è brutale. Quello che accade alla protagonista non dovrebbe accadere a nessuno ma purtroppo realtà del genere esistono e sono più frequenti di quanto non si pensi.
Tra quattrocento ragazze, il regista Lee Daniels, maestro del genere crudo e realista come già in Monster’s Ball, ha scelto proprio lei, Gabourey Sidibe perché, testuali parole, “scegliere le vere Precious che aveva incontrato nelle stazioni e lungo la strada, avrebbe significato sfruttarle”.
Tratto dall’omonimo romanzo di Sapphire, Precious narra la storia di una sedicenne afro-americana in sovrappeso, ripetutamente violentata dal padre di cui è rimasta incinta per ben due volte, picchiata e insultata continuamente dalla madre e che, grazie all’insegnante della scuola alternativa e alle sue compagne di classe, ritrova la voglia di vivere, di occuparsi dei suoi due bambini, di andare avanti e ripartire da zero, senza la madre. Precious cresce nella convinzione di non valere nulla, di essere stata un errore ma, sebbene sia analfabeta, è curiosa e vogliosa di conoscere e apprendere.
E ci riesce, grazie all’aiuto della signorina Rain che crede in lei, le dà fiducia, la sprona a scrivere la sua storia.
Molto bello il piccolo gineceo che si forma all’interno della classe: ogni giovane donna con il suo bagaglio di disagi e storie difficili. Donne forti, che hanno trovato la voglia di ricominciare ma anche ragazzine che scherzano in maniera infantile quando entra in scena il bell’infermiere, interpretato dal cantante Lenny Kravitz.
Sono molti i momenti in cui lo stomaco si chiude in una morsa e la rabbia sale: irritanti il linguaggio a dir poco scurrile della madre, i suoi insulti gratuiti e pesanti nei confronti della figlia e della nipotina down e il suo vegetare davanti alla tv, mangiando cibi fritti del cui olezzo sembra impregnarsi anche la sala.
Un film interpretato magistralmente: il regista ha infatti raccontato che, durante il drammatico monologo finale di Mo’Nique per il quale l’imperativo era stato “niente lacrime”, lui stesso si è accorto che stava piangendo mentre riprendeva e che anche Gabourey e Mariah Carey erano il lacrime. Il suo personaggio, Mary, è a dir poco detestabile ma la bravura dell’attrice è tanta e tale da farci provare pena per questa donna così crudele ma anche così sola.
E lei, la protagonista, buca lo schermo con il suo sguardo disarmante. Lei che si costruisce un mondo parallelo per evadere dall’orrore in cui vive, lei che parla con le fotografie animate, che di volta in volta si trasforma in una cantante gospel, in una diva del red carpet, in una fotomodella.
Precious è un film drammatico, brutale, che fa rabbrividire: ma è al tempo stesso un film speranzoso, poetico, che fa riflettere. Di opere come queste se ne vedono poche ultimamente quindi, il consiglio spassionato che possiamo dare agli amanti del cinema è: non perdetevelo!
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