Titanic
Titolo originale: Titanic
USA: 1997. Regia di: James Cameron Genere: Drammatico Durata: 194'
Interpreti: Leonardo Di Caprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher, Bill Paxton
Sito web:
Nelle sale dal: 18/01/1998
Voto: 9
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
Nel 1912 viene inaugurato il transatlantico Titanic: per l'America si imbarcano più di duemila persone, tra le quali il proletario Jack (Leonardo Di Caprio) e l'aristocratica Rose (Kate Winslet).
I due si innamorano, ma la loro storia è destinata a finire con l'affondamento della nave a causa di un iceberg nell'oceano.
James Cameron dirige un film da record, che ha collezionato ben 11 oscar come il precedente kolossal "Ben Hur". Si tratta di una produzione dai costi elevatissimi, circa 200 milioni di dollari, con oltre 2000 persone impegnate a realizzarlo e grande impiego di mezzi tecnici per giungere all'eccellente risultato degli effetti speciali visivi e sonori.
Aldilà di tutti questi aspetti filmici, è bene analizzare "Titanic" dal punto di vista del contenuto e della forma.
Quando ci si inizia alla visione del film bisogna innanzitutto considerare che i fatti narrati sono parte di una tragedia immane realmente accaduta, le cui proporzioni devono ovviamente far riflettere: dei circa duemila passeggeri a bordo se ne salvarono soltanto qualche centinaio.
Il Titanic era il transatlantico allora più grande del mondo e sembrava inaffondabile ed estremamente sicuro, potente e veloce. James Cameron e i suoi sceneggiatori sono stati molto attenti nel mostrare le cause che portarono all'affondamento, oltre al risaputo fattore iceberg.
La leggerezza del capitano nel tracciare la rotta e la presunzione degli ingegneri contribuirono in maniera determinante al verificarsi della catastrofe. La sequenza dell'affondamento si completa in un'ora di scene drammatiche e angoscianti, in cui la tensione sale fino a ai più concitati momenti di panico generale.
Tutte le dinamiche della tragedia vengono ampiamente spiegate e descritte visivamente.
Lo spettatore avrà modo di conoscere alcuni particolari misteriosi e vari comportamenti ambigui da parte dell'equipaggio, impreparato ad una simile e triste evenienza.
Tuttavia un aspetto che risulta più interessante a livello narrativo è la discriminazione messa in atto all'interno della nave: la separazione fra prima, seconda e terza classe non riguarda solo lo spazio ma anche e soprattutto la diversa condizione sociale dei passeggeri: la protagonista Rose è una ricca aristocratica bella e annoiata, in viaggio insieme a nobildonne imbellettate e superficiali e possidenti presuntuosi; Jack appartiene alla classe proprietaria, più vivace, estroversa e semplice, tuttavia povera.
Il primo fatto straordinario è proprio l'incontro e l'amore fra questi due personaggi, certamente atipici rispetto ai loro simili, poichè Rose si dimostra uno spirito ribelle e appassionato, riluttante alla convenzioni della classe agiata, mentre Jack si rivela un ragazzo dall'animo gentile e dai grandi sogni, capace inoltre di sapersi comportare da gentiluomo in ogni occasione.
Cameron, quindi, esalta questa particolare condizione e lascia molto spazio al sentimento, che diviene predominante e perdura fino alla tragedia incombente. Quel che ancora non si è detto riguarda la struttura narrativa: la storia viene raccontata da Rose ormai anziana ad un gruppo di cercatori di tesori sommersi, interessati ad un gioiello che ella possedeva.
Tale scelta è ampiamente giustificata perchè conferisce maggior fascino alla vicenda, narrata con emozione e ovvio coinvolgimento da una donna che si trova a ricordare una pagina amara della propria vita, triste ma molto significativa. La voce fuori campo ci guida all'interno del Titanic e ci proietta in un tempo e un luogo lontani e quasi onirici. La macchina da presa si muove fra i corridoi, le cabine e le lussuose sale della nave, rendendo il transatlantico quasi una creatura viva e parlante.
I numerosi premi oscar non devono tuttavia fuorviare, "Titanic" è sì un ottimo film, ma qualche incongruenza e un'eccessiva impronta romantica pesano, tale per cui non è da considerarsi un capolavoro a tutti gli effetti.
La storia d'amore fra Rose e Jack sarebbe stata intensa ed emozionante anzichè alquanto patetica se i due fossero stati personaggi più maturi, per fare un esempio la coppia formata dalla nobildonna Meryl Streep e dall'avventuriero Robert Redford in "La mia Africa" funzionava a meraviglia mostrando un sentimento elegante e travolgente, sebbene in un contesto diverso.
Leonardo Di Caprio e Kate Winslet hanno emozionato milioni di giovani adolescenti e soprattutto il primo si è fatto notare per la sua beltà puerile, tanto da divenire un fenomeno a lungo termine, ma l'intento del film non era quello di esaltare un bell'attore, o per lo meno non doveva esserlo.
Troppi spettatori hanno accantonato il dramma di una tragedia reale come quella del Titanic e pianto, invece, per una storia d'amore destinata ad affondare con la nave.
La logica dei botteghini parla chiaro a Hollywood, di cio' occorre essere in un certo qual modo consapevoli, tuttavia bisognava riflettere maggiormente su questo fatto di cronaca che, sebbene lontano ormai nel tempo, resterà indelebile nella memoria di coloro che hanno saputo trarre dal film considerazioni personali profonde e rispettose.
|