Titolo: Io, Daniel Blake
Titolo originale: I, Daniel Blake
Regno Unito, Francia 2016 Regia di: Ken Loach Genere: Drammatico Durata: 100'
Interpreti: Dave Johns, Hayley Squires, Dylan McKiernan, Briana Shann,
Kate Runner, Sharon Percy, Kema Sikazwe, Natalie Ann Jamieson, Micky
McGregor, Colin Coombs, Bryn Jones, Mick Laffey, John Sumner
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Nelle sale dal: 21/10/2016
Voto: 9
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Potente
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Daniel Blake, un carpentiere di Newcastle, a seguito di un grave attacco cardiaco non può più tornare al lavoro, per questo lo stato dovrebbe erogargli un sussidio di malattia o in alternativa un sussidio di disoccupazione.
Vedovo e come tutti con conti da pagare, Daniel non riesce a uscire dalle spersonalizzanti pieghe della burocrazia inglese che gli impediscono di accedere ad entrambe le forme assistenziali. Kathy, una giovane madre con due figli a carico, incontra Daniel nel centro per l’impiego e si lega a lui con un’amicizia molto speciale che permetterà ad entrambi di ‘tirare avanti’ in un momento per tutti e due così difficile.
A quasi 60 anni è dura rimettere assieme i cocci della propria esistenza lavorativa, se a questo si aggiunge la morte della moglie Molly e un attacco cardiaco che su prescrizione medica ti vieta di tornare a lavorare, tutto può diventare ancora più complicato.
La burocrazia del centro impiego di Newcastle aggiunge a questo una difficoltà insita nel sistema, ovvero che di certo cercherai di frodare lo stato impossessandoti ingiustamente del sussidio di disoccupazione o di malattia e per tale ragione ‘noi’ cercheremo di rendere la tua vita ancora più complicata per non dire impossibile.
Queste le premesse al nuovo film di Ken Loach, pluri-premiato ovunque da pubblico e critica a partire dal festival di Cannes dove ha saputo strappare la seconda palma d’oro del regista originario di Nuneaton, dopo quella vinta nel 2006 per Il vento che accarezza l’erba. In quel caso si parlava di guerra civile e a suo modo nuovamente se ne parla anche in questa nuova pellicola riguardante la lotta contro il sistema lavoro declinata verso una solidarietà umana che va ben oltre quelle reti impalpabili nelle quali ci muoviamo quest’oggi.
Reti che però devono inevitabilmente essere solcate per cercare in tal caso sussidi e certificati. Il comico Dave Johns, noto al pubblico britannico ma non oltre manica, dona a Daniel Blake quella delicata leggerezza creata su un tessuto di azioni semplici e chiare e che vorrebbero e dovrebbero dare a un personaggio, semplice anch’egli, ma anche determinato, una grande dignità.
Piacerà anche a chi non ha una visione così politicizzata del mondo anglosassone perché non ci si stanca mai, nemmeno questa volta, nell’ammirare l’ennesima pellicola di un Ken Loach che a 80 anni compiuti prosegue nella sua personale narrazione degli ultimi della lista, o di coloro che ultimi lo sono diventati ma non certo per loro scelta.
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