Titolo: Jobs
Titolo originale: Jobs
USA: 2013. Regia di: Joshua Michael Stern Genere: Drammatico Durata: 125'
Interpreti: Ashton Kutcher, Dermot Mulroney, J.K. Simmons, James Woods, Matthew Modine, Lukas Haas, Ahna O'Reilly, Josh Gad, Lesley Ann Warren
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 14/11/2013
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Appassionato
Scarica il Pressbook del film
Jobs su Facebook
Il 25 gennaio 2013, dopo poco più di un anno dalla morte di Steve Jobs – avvenuta il 5 ottobre 2011 – viene presentata al Sundance Film Festival la pellicola che racconta il cammino lavorativo, non privo di ostacoli, fino all’indiscusso successo di un uomo che ha saputo guardare avanti nel futuro.
Ripercorrendo gli anni dal 1971 al 1991, il regista Joshua Michael Stern dà spazio a questa figura geniale ed infervorata che ha rivoluzionato il mondo, cambiando per sempre il rapporto che ognuno di noi ha con esso giornalmente.
Cresciuto a Mountain View, nella contea di Santa Clara, in California, Steve lascia l’università e si mette a lavorare per un creatore di videogame
La sua insofferenza per il lavoro da impiegato lo porta a volgere lo sguardo altrove, cimentandosi nel promuovere una scheda computer inventata dal suo amico Steve Wozniak. Riesce a convincere con le sue argomentazioni il proprietario di un negozio di elettronica ad acquistarne 100 unità.
Per assemblare queste schede chiama alcuni suoi amici che si mettono a lavoro nel garage dei suoi genitori. Nasce così la Apple. Per il suo eccesso di zelo, per il suo perfezionismo e le sue idee troppo dispendiose Jobs sarà allontanato da quella che è oramai una multinazionale dal consiglio di amministrazione. La strada intrapresa dall’azienda non raggiunge però i risultati sperati, così dopo oltre un decennio Jobs viene richiamato al timone. La Apple con lui fiorirà oltre ogni più rosea aspettativa, diventata oggi la società privata col capitale più alto di sempre.
Ad interpretare il co-fondatore della Apple, Steve Jobs, è stato scelto Ashton Kutcher, calatosi perfettamente nel personaggio.
La naturale somiglianza, la posa, la mimica, il modo di camminare, tutto è stato curato nel dettaglio, confezionando una performance che fa rivivere il lungimirante imprenditore egregiamente sul grande schermo.
Stern non mostra solo l’innegabile carisma, la perspicacia, genialità, passione, lungimiranza e tenacia di Jobs, ma anche i suoi lati oscuri: il perfezionista che arriva ad essere sgarbato e intransigente con chi lavora con lui, la sua mancanza di tatto e di sensibilità in determinate situazioni o la sua difficoltà nei rapporti interpersonali - nonostante abbia sempre cercato qualcuno di cui potersi fidare - che lo hanno portato ad allontanare amici e colleghi disillusi.
Ciò che si è voluto fare con questo progetto è delineare la vita di Jobs e gli eventi decisivi che ne hanno caratterizzato la trasformazione, frutto di scelte e incontri, nel modo più preciso possibile e raccontandola a 360°.
Per mettere tutto ciò nero su bianco lo sceneggiatore Matt Whiteley ha fatto ricerche approfondite prendendo in esame documenti, interviste e articoli sull’argomento, oltre a intervistare personalmente molti di quelli che hanno lavorato con Jobs.
L’idea di scrivere una sceneggiatura su Jobs nasce dopo l’annuncio delle dimissioni da amministratore delegato fatto il 24 agosto 2011.
Lo scalpore suscitato nel mondo intero ha spinto il neo-produttore Mark Hulme a considerarlo un buon soggetto per un film. Neanche due mesi dopo Steve Jobs muore, la sceneggiatura è già a buon punto, divenendo più corposa del dovuto.
Whiteley si concentra sui momenti chiave del suo lavoro, della sua vita, della sua persona. “Steve Jobs aveva questa comprensione incredibile delle cose nel loro quadro più ampio (…). Mentre tutti noi pensiamo all’immediato, Jobs aveva una prospettiva su come tutto si può connettere, anche 10-15 anni, nel futuro” dichiara Whiteley.
Il film si sofferma anche sul periodo in cui l’uomo deve superare diversi ostacoli, che lo allontanano dal portare avanti il suo progetto. “È un periodo della sua vita che molti non conoscono. Molti non sono al corrente di quello che ha passato quest’uomo prima dell’uscita del primo iMAC” spiega Stern.
Ciò che viene raccontata è la storia di un uomo che ha fatto cose incredibili e impensabili fino a quel momento, “qualcuno che, contro ogni previsione, ha introdotto nel mondo qualcosa che non era mai esistito prima” conclude Stern.
|