New York, I Love You
Titolo originale: New York, I Love You
Francia, USA: 2008. Regia di: Fatih Akin, Yvan Attal, Allen Hughes, Shunji Iwai, Jiang Wen, Scarlett Johansson, Shekhar Kapur, Joshua Marston, Mira Nair, Natalie Portman, Brett Ratner, Andrei Zvyagintsev
Genere: Drammatico
Durata: 110'
Interpreti: Shia LaBeouf, Natalie Portman, Hayden Christensen, Blake Lively, Orlando Bloom, Robin Wright Penn, Bradley Cooper, Rachel Bilson, Christina Ricci, Kevin Bacon, Ethan Hawke, Anton Yelchin, John Hurt, Maggie Q, Burt Young, Julie Christie, Eli Wallach, Andy Garcia, James Caan, Cloris Leachman, Chris Cooper, Drea De Matteo, Shu Qi, Goran Visnjic, Justin Bartha, Irrfan Khan, Sean T. Krishnan, Olivia Thirlby, Gary Cherkassky, Carlos Acosta, Ashley Klein
Sito web ufficiale:
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Nelle sale
dal: Inedito in dvd
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Inaspettato
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“New York, I Love You” è un film collettivo, costituito da 11 segmenti della durata, più o meno, di otto minuti ciascuno. Questo progetto ha visto l’impegno di undici registi diversi e appartenenti a diverse nazionalità, tutti col desiderio di mostrare la New York che amano.
Tra questi cineasti si può notare il debutto alla regia di Natalie Portman, fresca vincitrice dell’Oscar come Migliore Attrice Protagonista ne “Il Cigno Nero”.
La pellicola è uscita nelle sale cinematografiche statunitensi nell’ottobre del 2009, in Italia rimane ancora inedita. Tutti gli episodi possiedono una tematica comune che li unisce creando un grande mosaico sull’amore, nel senso più ampio del termine: sia quello tra uomo e donna nelle varie fasi della loro vita che quello di un padre verso sua figlia e viceversa, ma anche quell’irresistibile attrazione che, a volte, li spinge gli uni verso gli altri, che può essere quel click che fa scattare l’amore.
“New York, I Love You” è la seconda parte del progetto “Cities of Love”, iniziato nel 2006 col film “Paris je t’aime”. Il film è dedicato alla memoria di Anthony Minghella, che doveva dirigere un episodio, venuto a mancare poco prima dell’avvio della produzione.
Vi sono raccontate undici distinte storie sparse in diversi quartieri della città, che mostrano un volto del tutto nuovo della New York che si vede spesso rappresentata nei film. Dalla mattina alla sera le storie che si susseguono hanno cromie e toni che le rendono più intime, raccolte e familiari e che mostrano degli scorci di una città che non si conosce mai fino in fondo, neanche coloro che ci abitano da una vita intera.
Il primo segmento è quello del regista cinese Jiang Wen, che vede duettare Hayden Christensen ed Andy Garcia. I colori sono caldi e si ha l’impressione, quando si entra nel locale dove la storia si svolge, di respirare un’atmosfera d’altri tempi, con un ritmo del tempo tutto suo.
Il secondo è quello della regista indiana Mira Nair, in cui una donna per amore accetta che gli vengano tagliati i suoi splendidi capelli, prima delle nozze.
Il terzo è quello diretto dal giapponese Shunji Iwai. Il protagonista della storia è David, un compositore di colonne sonore e lo vediamo intento a parlare al telefono con l’assistente Camille. Iwai inserisce due fotogrammi di un film d’animazione per il quale David cerca di scrivere della musica. Bastano due fotogrammi al regista per richiamare il Giappone, unendo così l’amore per la sua Terra a quella per New York. Il feeling che si va sviluppando tra David e Camille è raccontato con delicatezza, com’è nelle corde del regista di “Love Letters”.
Il quarto segmento del francese Yvan Attal è diviso in due parti, la seconda delle quali farà la sua comparsa successivamente.
Nel quinto l’americano Brett Ratner racconta del tanto atteso ballo del diploma in modo inatteso e sarcastico.
Nel sesto Allen Hughes fa parlare i pensieri che si affollano nella testa dei due protagonisti, che si chiedono cosa gli sia successo quella sera, perché le loro emozioni sono così alterate dopo aver fatto qualcosa di insolito ed eccitante come ciò che hanno fatto.
Nel settimo segmento Shekhar Kapur traspone la sceneggiatura scritta da Anthony Minghella. La macchina da presa dall’esterno giorno entra dalla finestra a ritroso, lasciandosi la luce davanti a sé. Inizialmente i personaggi sono mostrati in penombra poi la luce illumina la stanza in quella che è una storia fatta di una lucida visione della protagonista. Più di una volta le immagini dei due protagonisti vengono riprese in uno specchio e in una scena in particolare sembra di trovarsi di fronte a un quadro vero e proprio, per quanto è accurata.
L’ottavo segmento è quello che vede l’esordio alla regia dell’attrice americana Natalie Portman, che lo ha anche scritto.
Qui dimostra la sua sensibilità verso una tematica sempre attuale come lo è quella che vede il matrimonio tra coppie miste, sottolineando come spesso ancora ci siano dei pregiudizi riguardo ad alcune etnie.
Portman parla dell’amore di un padre verso sua figlia e lo fa con grazia e amore. Lo spettatore rimane all’oscuro di quale sia il ruolo dell’uomo nei confronti della bambina fino all’epilogo, mettendolo nella stessa condizione di non sapere, che hanno gli altri personaggi di passaggio.
Il nono è quello diretto da Fatih Akin che descrive il desiderio di un pittore di poter fare il ritratto di una ragazza del suo quartiere che, però, gli nega la sua disponibilità. In questo segmento viene sottolineato l’amore per l’arte.
La seconda parte del segmento di Yvan Attal segue un uomo e una donna che iniziano a flirtare all’uscita del ristorante in cui stanno cenando, durante una pausa sigaretta. Il finale è tutta una sorpresa e dimostra come due perfetti “conosciuti” si possano riscoprire “estranei” ogni volta.
Il decimo è quello dell’americano Joshua Marston, che racconta di come possa essere romantico e sardonico l’amore anche dopo sessantatre anni di vita vissuta insieme.
L’undicesimo segmento, diretto da Randall Balsmeyer, è rappresentato in realtà da diversi segmenti più piccoli: come quello della videoartista e quello dei due ragazzi che decidono di partire per Roma e in più da alcuni frammenti che fanno da ponte fra un segmento e l’altro.
Una delle tanti felici scelte narrative è stata quella di non intrecciare le storie con le classiche forzature del genere, ma inserire degli intermezzi con i personaggi degli altri segmenti, alcuni dei quali sono messi in relazione per qualche attimo senza che si conoscano.
Un altro aspetto che dà unità al film, rendendolo saldo nei suoi intenti, è quello di mostrare individui in continuo movimento: chi arriva - come la protagonista del settimo segmento e chi parte - come i protagonisti dell’undicesimo. In uno scorcio della città i passanti sono inquadrati dall’alto e come tante formiche vanno e vengono, in uno scorrere di volti e azioni.
Tutti si muovono da una parte all’altra della città in una continua e assidua ricerca dell’amore.
In più viene sottolineato come l’amore non abbia colori, appartenenze etniche o sociali e si trovi in qualunque luogo e in ogni sguardo basta saper osservare. Il coinvolgimento di attori e registi di origine ebraica e asiatica ha voluto evidenziare come l’amore renda tutti uguali.
Segmento Jiang Wen
Regia: Jiang Wen
Sceneggiatura: Hu Hong, Yao Meng, Israel Horovitz (adattamento)
Interpreti: Hayden Christensen, Andy Garcia, Rachel Bilson
Segmento Mira Nair
Regia: Mira Nair
Sceneggiatura: Suketu Mehta
Interpreti: Natalie Portman, Irrfan Khan
Segmento Shunji Iwai
Regia: Shunji Iwai
Sceneggiatura: Shunji Iwai, Israel Horovitz (adattamento)
Interpreti: Orlando Bloom, Christina Ricci
Segmento Yvan Attal
Regia: Yvan Attal
Sceneggiatura: Olivier Lecot
Interpreti: Maggie Q, Ethan Hawke, Chris Cooper, Robin Wright
Segmento Brett Ratner
Regia: Brett Ratner
Sceneggiatura: Jeff Nathanson
Interpreti: Anton Yelchin, James Caan, Olivia Thirlby, Blake Lively
Segmento Allen Hughes
Regia: Allen Hughes
Sceneggiatura: Xan Cassavetes, Stephen Winter
Interpreti: Drea de Matteo, Bradley Cooper
Segmento Shekhar Kapur
Regia: Shekhar Kapur
Sceneggiatura: Anthony Minghella
Interpreti: Julie Christie, John Hurt, Shia LaBeouf
Segmento Natalie Portman
Regia: Natalie Portman
Sceneggiatura: Natalie Portman
Interpreti: Taylor Geare, Carlos Acosta, Jacinda Barrett
Segmento Fatih Akin
Regia: Fatih Akin
Sceneggiatura: Fatih Akin
Interpreti: Ugur Yucel, Shu Qi, Burt Young
Segmento Joshua Marston
Regia: Joshua Marston
Sceneggiatura: Joshua Marston
Interpreti: Eli Wallach, Cloris Leachman
Segmento Randall Balsmeyer
Regia: Randall Balsmeyer
Sceneggiatura: Hall Powell, Israel Horovitz, James C. Strouse
Interpreti: Emilie Ohana, Eva Amurri, Justin Bartha
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