Titolo: Nymphomaniac vol. 2
Titolo originale: Nymphomaniac vol. 2
Danimarca: 2013. Regia di: Lars von Trier Genere: Drammatico Durata: 123'
Interpreti: Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia
LaBeouf, Christian Slater, Jamie Bell, Uma Thurman, Willem Dafoe, Jens
Albinus, Connie Nielsen
Sito web ufficiale: www.nymphomaniacthemovie.com
Sito web italiano: www.nymphomaniacilfilm.it
Nelle sale dal: 24/04/2014
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Crudele
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La seconda parte del nuovo film scandalo di Lars Von Trier è arrivata. Dal 24 Aprile in sala, ancora una volta in versione ridotta e autorizzata dal regista ma da lui non visionata, arriva Nymphomaniac vol II.
Se il primo capitolo vantava un numero maggiore di scene esplicitamente erotiche - che pare abbiano richiamato un pubblico di giovanissimi pronti a vedere un film pornografico - nel secondo volume l'epopea di Joe giunge a conclusione e il regista danese tira le somme sull'essere umano.
I parallelismi ad elevato contenuto culturale imperversano lungo tutto il film: alcuni blasfemi, altri surreali, altri ancora decisamente interessanti e intriganti.
Nymphomaniac dunque, non è la semplice scusa per spiattellare in faccia allo spettatore scene di nudi e di atti sessuali ma, proprio tramite il sesso, che sembra essere ormai una delle chiavi di lettura dell'umanità odierna, si analizza, per l'appunto l'essere umano.
Quella creatura di Dio il cui fulcro, come stabilisce Charlotte Gainsbourgh, è l'ipocrisia. Quell'essere troppo stupido per la democrazia.
Cinismo e pessimismo – tratti distintivi della cinematografia di Von Trier – raggiungono l'apice in queste due affermazioni.
Lapidarie e proprio per questo così inesorabili e inoppugnabili.
In questo secondo capitolo, Joe adulta continua a raccontare la sua storia a Seligman (Stellan Skarsgård): riprendendo dalla perdita di piacere di Joe, Von Trier mostra come la donna cerchi ripetutamente di ritrovare il lusso perduto, che sia con estranei, con una donna o con K, il giovane Jamie Bell che, smessi panni di Billy Elliot, interpreta un personaggio a dir poco oscuro, che “cura” le sue pazienti in piena notte.
Nel contempo, Joe intraprende un lavoro losco che le fa scoprire capacità nascoste, in un crescendo di tensione, smorzata però dal finale, prevedibile e a suo modo anche ridicolo.
A fine anno, uscirà la maratona dell'ultima opera di Von Trier. Controversa, intrigante, intellettualmente stimolante.
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