Titolo: Sully
Titolo originale: Sully
USA 2016 Regia di: Clint Eastwood Genere: Drammatico Durata: 96'
Interpreti: Tom Hanks, Jerry Ferrara, Aaron Eckhart, Laura Linney, Autumn Reeser, Holt McCallany, Purva Bedi, Grant Roberts, Justin Michael Woods
Sito web ufficiale: www.sully-movie.com/#home
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 01/12/2016
Voto: 6
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Curato
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Il 15 gennaio 2009, a New York, un volo di linea pilotato dal comandante Chesley "Sully" Sullenberger venne fatto ammarare, a causa di un’avaria, sul fiume Hudson per non rischiare la vita dell’equipaggio e dei passeggeri.
Successivamente “Sully” e il co-pilota, Jeff Skiles, vennero processati per aver messo a repentaglio la vita dei passeggeri improvvisando un ammaraggio assolutamente evitabile.
Clint Eastwood narra l’ennesima storia tratta da un fatto di cronaca vera, attenendosi scrupolosamente e semplicemente ai fatti e senza aggiungere chiavi di lettura personali o introspezioni psicologiche che tanto hanno fatto bene alle sue recenti pellicole.
In tal caso, dopo le gesta della nazionale di rugby sudafricana e quelle del cecchino Chris Kyle, sulla scena si dipana la matassa di una storia in grado di affondare le proprie unghie nella pelle del recente disastro aereo della ‘Grande Mela’, vedere alla voce 11/09, con ancora una volta New York sull’inerme sfondo pronta ad assistere un nuovo possibile incidente mortale trasformato, con tutta la retorica del caso, in un inno all’eroe capace di essere lo scudo a difesa del gruppo e dell’incolumità di passeggeri ed equipaggio.
Ne ruolo dell’esperto comandante Sullenberger un Tom Hanks che si è già prenotato per la corsa alla statuetta degli Oscar. Dotato di una calma fuori dal comune per un uomo segnato dal tempo ma non certo nello spirito. Un pilota certo delle proprie granitiche convinzioni di esperto dell’aria e molto legato al concetto di un aereo come una sorta di famiglia da preservare a qualunque prezzo.
Un plauso conclusivo agli effetti speciali, al montaggio e al suono; tutti capaci di offrire anche allo spettatore più distratto la sensazione di ammarare nell’Hudson, freddo rigorosamente a parte. Una pellicola girata quindi con tutto il bagaglio accumulato da Eastwood in oltre trent’anni di lavoro dietro la macchina da presa, ma va anche detto che dall’ex - sindaco di Carmel ammettiamo di attenderci decisamente di più della semplice narrazione di un evento quasi luttuoso.
Trailer
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