Domenica 28 Maggio 2023
Cinemalia Menù
HOME
RECENSIONI:
PROSSIMAMENTE:
LE NOSTRE RECENSIONI:
IN DVD:
GLI INEDITI
CULT MOVIE
I FILM NELLE SALE
ARTICOLI CINEMA:
CINEMA & CURIOSITA':
IL CINEMA ASIATICO
LIBRI & CINEMA
COLLABORA CON NOI:
STAFF:
NEWS & RUMORS:
SERIE TV:
HOME VIDEO:
News
10_giorni_senza_mamma_banner_160x600.png
Informativa sui Cookie
Per migliorare la tua navigazione su questo sito, utilizziamo cookies che ci permettono di riconoscerti. Scorrendo questo sito o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'utilizzo di cookies. Informativa
Cerca in Cinemalia
Anteprima TFF
Kimyona Sskasu - Uno strano circo (2005)
Noriko No Shokutako - Noriko's Dinner Table (2005)
Jisatsu Saakuru - Suicide Club (2002)
Tsumetai Nettaigyo - Pesce freddo (2010)
Ai No Mukidashi - Love Exposure (2008)
Chanto Tsutaeru - Be sure to share (2009)
Ekusute - Hair extension (2007)
Koi No Tsumi - Colpevole d'amore (2011)
Libri & Cinema
Prima Persona Singolare NEWS
L’ombra del sicomoro
Libri … che passione!
Assolutamente musica
Nero su Bianco
Se i gatti scomparissero dal mondo
Stanley Kubrick
La strana storia dell’isola Panorama
L’assassinio del commendatore - Libro secondo
Il bacio in terrazza
Il caso Fitzgerald
L’assassinio del commendatore
I dieci amori di Nishino
Le avventure di Gordon Pym
Kurt Vonnegut, Harrison Bergeron, USA 1961
Il circolo Pickwick
Fino a dopo l’equinozio
Un canto di Natale
Ranocchio salva Tokyo
Bruno Giordano. Una vita sulle montagne russe
La versione di C.
I quarantuno colpi
La ragazza dell’altra riva
Peep Show
Il Paradiso delle Signore
La passione del dubbio
Il fatale talento del signor Rong
Il labirinto degli spiriti
Il mestiere dello scrittore
Nero Dickens – Racconti del mistero di Charles Dickens
L'informatore
Via dalla pazza folla
gemini_man_banner_728x140.jpeg
The Handmaiden PDF Stampa E-mail
Scritto da Nicola Picchi   
venerdì 30 settembre 2016

Titolo: The Handmaiden
Titolo originale: Agassi
Corea 2016 Regia di: Park Chan-wook Genere: Drammatico Durata: 144'
Interpreti: Kim Min-hee, Kim Tae-ri, Ha Jung-woo, Cho Jin-woong, Kim Hae-sook, Moon So-ri
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: Dicembre 2016
Voto: 7
Recensione di: Nicola Picchi
L'aggettivo ideale: Irridente
Scarica il Pressbook del film
The Handmaiden su Facebook

handmaiden_leggero.pngPark Chan-wook stravolge il bolso "pastiche" vittoriano "Ladra" di Sarah Waters, una Charlotte Brontë in versione LGBT, trapiantandone l'ambientazione nella Corea colonizzata degli anni '30 e trasformandone il plot in una storia degna di un Edogawa Ranpo. Questo processo di appropriazione è reso esplicito anche da un punto di vista meramente scenografico: l'opulenta magione della facoltosa ereditiera Hideko ha difatti un corpo centrale che segue i dettami dell'architettura vittoriana, accerchiato da due ali laterali in stile nipponico, le quali sono pronte a serrarsi stritolando in una morsa ideale la vocazione ottocentesca e le dickensiane minuzie del romanzo originale.

Pur eliminando il colpo di scena conclusivo, viene rispettata la tripartizione dei punti di vista dei personaggi principali, Hideko, Sook-hee e il fasullo conte Fujiwara, ma l'approccio beffardo e irridente di Park Chan-wook fa implodere la struttura da "feuilleton" d'antan, al netto di agnizioni, travestimenti, fiale di laudano e sigarette esiziali, consegnandoci un provocatorio "divertissement" in sospetto di sontuosa vacuità.

In filigrana, però, traspare un'acuta riflessione sul ruolo dell'artista. Il cinema come dissimulazione, inganno, impostura, non solo degli attori del dramma ma soprattutto del regista-demiurgo, mago e illusionista, il quale si rivela, sulla falsariga del wellesiano "F is for Fake", il principe delle menzogne. Sook-hee, novella "Jane Eyre", si finge spaurita domestica, Hideko recita la parte della sprovveduta, Fujiwara è un truffatore e un falsario, Kouzuki vuole sposare la nipote per impossessarsi dell'eredità, pretendendo di essere giapponese per ragioni esclusivamente estetiche. Il regista, invece, manipola lo spettatore giocando con destrezza sull'alternanza dei punti di vista, alcuni più ingannevoli di altri. Tutti mentono, e in questa intricata ragnatela di falsità e depistaggi l'unico momento di verità è delegato all'eros. Ma anche quello può essere simulato, come nelle letture organizzate da Kouzuki, bibliofilo erotomane, per il suo selezionato pubblico, durante le quali Hideko recita con trasporto brani dal "Ching P'ing Mei" o spiluzzica emuli nipponici del Divin Marchese.

Evidenti i divertiti riferimenti all'"ero guro" degli anni '60, in particolare al cinema di Teruo Ishii, nel sottolineare il lato grottesco della messa in scena attingendo a un vasto repertorio di "paraphernalia", dal manichino di legno usato a fini sessuali alla parrucca palesemente posticcia di Kouzuki, fino ai congegni di tortura e all'enorme polipo ospitato nella cantina, che tira in ballo nientemeno che "Il sogno della moglie del pescatore" di Hokusai, i cui echi si riverberano a tutt'oggi in decine di "hentai", affollati di lascivi mostri tentacolati che sembrano in grado di assicurare una sublime "petite mort".

L'eros è a volte conturbante, come nella sequenza della limatura del dente, a volte ludicamente barocco, incastonato com'è nelle smaglianti scenografie di Ryu Seong-hee. L'accecante perfezione del décor tramuta la casa di Hideko in una casa di bambola, cui sia stata tolta la facciata per sbirciare all'interno con l'occhio partecipe del voyeur. Di qui le frequenti inquadrature di occhi che spiano, incorniciati dai pannelli scorrevoli, e i carrelli ipercinetici di Park Chan-wook, che la percorrono a passo di carica quasi stessero esplorando una "maquette", per poi arrestarsi dinanzi alle erotiche prodezze di Hideko e Sook-hee.

"The Handmaiden" ha già fatto aggrottare le sopracciglia alla critica più pensosa che lamenta una diffusa superficialità, forse perché si aspettava un ibrido innaturale tra "Il servo" di Losey e "Les Bonnes" di Genet, accusando il regista di manierismo. Si potrebbe dargli ragione, non fosse che l'estetica del film si nutre proprio di suddetta, ironica inconsistenza. E la leggerezza che ad essa si accompagna, si sa, è proprio ciò di cui ha bisogno un consumato prestigiatore per i suoi giochi d'illusionismo.

 
< Prec.   Pros. >

 

Ultime Recensioni...
Il giorno sbagliato
Quando l'amore brucia l'anima. Walk The Line
7 ore per farti innamorare
Donnie Brasco
La forma dell'acqua - The Shape of Water
Re per una notte
Il re di Staten Island
La casa dalle finestre che ridono
È per il tuo bene
La gente che sta bene
Festival
Il primo Natale
Odio l'estate
Empire State
La ragazza che sapeva troppo
The vast of night
Dark Places. Nei luoghi oscuri
Honey boy
I miserabili
Quadrophenia
Parasite
La dea fortuna
Bombshell. La voce dello scandalo
D.N.A. decisamente non adatti
The gambler
Runner, runner
Il fuoco della vendetta
Death sentence – sentenza di morte
L’uomo invisibile
La Notte ha Divorato il Mondo
Ora non ricordo il nome
Cattive acque
Animali notturni
Rosso mille miglia
Gioco d'amore
All eyez on me
Gli anni più belli
Lontano lontano
L'uomo dei sogni
Rocketman
RICERCA AVANZATA
feed_logo.png twitter_logo.png facebook_logo.png instagram.jpeg
paypal-donazione.png
Ultimi Articoli inseriti
Il Cinema Asiatico
Gli articolii più letti
Archivio per genere