Titolo: Treno di notte per Lisbona
Titolo originale: Night Train to Lisbon
Germania: 2013. Regia di: Bille August Genere: Drammatico Durata: 110'
Interpreti: Jeremy Irons, Christopher Lee, Mélanie Laurent, Lena Olin, Jack Huston, Charlotte Rampling, Vanessa Redgrave, Bruno Ganz, Martina Gedeck
Sito web ufficiale: www.nighttrain-film.com
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 18/04/2013
Voto: 6
Trailer
Recensione di: David Di Benedetti
L'aggettivo ideale: Esistenziale
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La monotona vita del professor Raimund Gregorius (Jeremy Irons), insegnante di letteratura latina in un liceo di Berna, viene di colpo stravolta quando, in una grigia giornata di pioggia, salva la vita di una sconosciuta con un cappotto rosso che sta tentando il suicidio da un ponte. La donna ha nella tasca un libro e un biglietto per Lisbona e quando, ancora profondamente turbata, abbandona la classe del professore, nella quale ha trovato riparo, questi, incurante dei suoi attoniti alunni, scappa dalla scuola per cercarla. Giunto in stazione, Raimund decide di salire in treno e, durante il viaggio, inizia a leggere il libro. Talmente affascinato dagli scritti del suo giovane autore, Amadeu de Prado, inizierà un’affannosa ricerca nella capitale portoghese per ricostruire la vita del giovane, che scoprirà essere un medico facente parte della resistenza al regime fascista di Salazar.
Tratto dall’omonimo best seller internazionale di Pascal Mercier, “Treno di notte per Lisbona” è una storia a metà tra il romanzo storico e il thriller investigativo. L’anziano professore di latino interpretato da Jeremy Irons si aggira per la capitale portoghese come un novello Sherlock Holmes tentando di ricostruire la vita del giovane intellettuale che lo ha tanto affascinato con le sue parole, risvegliando in lui la voglia di vivere.
Il viaggio servirà infatti al protagonista a comprendere che la vera esistenza è quella che si lascia sconvolgere dalla storia, quella che lascia il proprio segno indelebile nel grande mare della vita. Quella che non si accontenta dell’intensità di un attimo, ma che rende ogni suo momento degno di essere vissuto: “Se così fosse, che viviamo solo una piccola parte della nostra vita, cosa succede al resto?”, afferma infatti il giovane Amadeu, che ha rischiato la propria vita per difendere la libertà di pensiero.
In un continuo scambio tra passato e presente, il regista premio Oscar Bille August racconta due storie parallele che dialogano nel tempo attraverso un libro, in cui il presente è plasmato dal passato. Un presente in cui la vita sembra affidata al Caso, perno essenziale dell’intera storia, che però rende poco credibile (e a tratti eccessivamente surreale) la trama.
Poco possono fare le presenze di Charlotte Rampling (l’anziana sorella di Amadeu) e Christopher Lee (il vecchio educatore): il ritmo narrativo non è costante e le pause riflessive del professore sul senso della vita sembrano sopraffare la vitalità e il coinvolgimento delle vicende storiche di Amadeu. Inoltre, la grande abbondanza di personaggi, che può andar bene per un romanzo ma non per un film (a meno che non si abbia abbastanza tempo per approfondire l’identità di ognuno), non fa altro che appesantire ulteriormente la trama.
In un’atmosfera che ricorda “Sostiene Pereira” di Antonio Tabucchi, August riesce nell’intento di comunicare il suo ideale di libertà intellettuale, ma con un grado di coinvolgimento davvero scarno e mal dosato. Forse perché è ormai uso comune proporre al pubblico adattamenti di romanzi di successo nel tentativo di sfondare ai botteghini, dimenticando che le modalità narrative di un romanzo sono completamente diverse da quelle cinematografiche.
Nel complesso, “Treno di notte per Lisbona” è un’opera dall’indubbia onestà intellettuale, ma non facilmente godibile, almeno a una prima visione.
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