Titolo: Alien: Covenant
Titolo originale: Alien: Covenant
USA 2017 Regia di: Ridley Scott Genere: Fantascienza Durata: 121'
Interpreti: Michael Fassbender, Katherine Waterston, Billy Crudup, Danny McBride, Demián Bichir, Carmen Ejogo, Jussie Smollett, Callie Hernandez, Amy Seimetz, Nathaniel Dean, Alexander England, Benjamin Rigby
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Nelle sale dal: 11/05/2017
Voto: 5
Recensione di: Luca Orsatti
L'aggettivo ideale: Deludente
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L'astronave Covenant viaggia con l'obiettivo (ormai poco fantascientifico) di portare coloni umani ed embrioni su un pianeta con caratteristiche simili alla terra, ma il sonno criogenico dell'equipaggio viene interrotto da una tempesta di neutrini che danneggia la nave.
Durante le riparazioni, quella che apparentemente sembra un'interferenza nelle frequenze di comunicazione dell'equipaggio, si rivela essere un segnale proveniente da un pianeta sconosciuto....
Questo è l'inizio del nuovo prequel di Alien, firmato dallo stesso regista della pellicola del '79, Ridley Scott. Un inizio lento, che poteva lasciar supporre ad un seguito intenso e teso. Ma non è così. Quell'atmosfera indimenticabile del primo episiodio della "saga", non è più tornata negli episodi successivi nè tantomeno in questo diretto dalle stesse mani.
Il che non sarebbe un problema se come per il secondo capitolo affidato a Cameron, non si cercasse di scimmiottare l'originale, ma si prendesse una strada nuova affrontando i rischi che questo comporta.
Alien: Covenant viene bloccato a terra proprio dal suo tentativo di elevarsi all'altezza del capolavoro.
Probabilmente lo stile direttivo di Scott rende inevitabile il parallelismo, ma finisce col segnare anche la sua altrettanto inevitabile condanna. Le grandi scenografie nei ricordi del sintetico David non lasciano alcuna emozione, eppure sono al centro del film. La filosfia che muove le azioni umanamente folli dell'automa, può lanciare piccoli spunti di riflessione, ma non è originale e quindi non inquieta. Anche i personaggi danno l'impressione di voler essere figli di quelli del primo film, ma come succede per tanti figli d'arte, hanno poco da mostrare, ed effettivamente, poco rimane delle loro interpretazioni, se non una certa inadeguatezza alla criticità degli eventi, ed una conseguente scarsa credibilità.
I piccoli accenni di religione e fede dovrebbero forse creare una sorta di mistero per le scelte dell'equipaggio, per gli sviluppi della storia, ma questo non trova espressione (un tema che fortunatamente ci viene risparmiato).
Nulla a che vedere insomma col terrore reale che esprimevano i volti dell'equipaggio del Nostromo.
Nulla a che vedere con l'inquietudine naturale ed incontrollabile data anche solo da una parola di mater o dell'automa del primo episodio.
E poi, di nuovo, la scelta di un'eroina, che ovviamente non può reggere il confronto nemmeno con lo zigomo sinistro di Sigourney Weaver.
In fondo a tutto, rimane l'alieno, che in Covenant è veramente ultimo per importanza.
L'alieno ideato da Giger era una figura misteriosa, atroce, affascinante, un cacciatore perfetto, quasi sadico, estremamente evoluto ed apparentemente inarrestabile, verso cui l'uomo aveva anche una sorta di curiosità (nel primo episodio obiettivo della missione per l'intelligenza artificiale diventava lo studio di questa forma di vita sconosciuta).
Qui l'alieno diventa sostalziamente un'arma di distruzione di massa nelle mani di un'automa, perdendo tutto il suo fascino.
Insomma, se fosse possibile prendere Alien: Covenant singolarmente, potrebbe forse essere considerato un film di fantascienza come altri, scenograficamente decente anche se piuttosto incapace di esprimere e donare emozioni.
Ma, "l'appartenenza alla saga" ed i continui rimandi - forse veri e propri tentativi di avvicinamento - all'originale, costringono questo film nel ruolo di ennesimo sequel (perchè di questo si tratta) piatto e deludente.
Trailer
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