Cloverfield
Titolo originale: Cloverfield
USA: 2008. Regia di: Matt
Reeves Genere: Fantascienza Durata: 85'
Interpreti: Lizzy Caplan, Jessica
Lucas, T.J. Miller, Michael Stahl-David, Mike Vogel, Odette Yustman
Sito web:
www.cloverfieldmovie.com
Nelle sale dal:
01/02/2008
Voto: 4,5
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
New York. Mentre dei ragazzi stanno festeggiando la partenza di uno di loro per il Giappone, un boato fa tremare la terra.Tutti si precipitano in strada nel panico generale: qualcuno o qualcosa sta mettendo a ferro e fuoco la città.
L'esercito appronta le difese, ma l'attacco sembra inarrestabile.
Si era parlato tanto poco prima che il film uscisse al cinema di questa ennesima storia apocalittica, Matt Reeves e J.J.Abrams hanno abilmente avvolto nel mistero il loro progetto fino all'uscita ufficiale, lasciando però trapelare abbastanza elementi per assicurare l'affluenza di pubblico, soprattutto quello dei più giovani.
Tutti gli 85 minuti vedono le riprese eseguite con macchina a mano, dando l'idea di un filmino amatoriale che testimonia una catastrofe terribile, svoltasi fra urla, volti terrorizzati, ansie e paure in un turbine frenetico e caotico. In tutto ciò è risultato essenziale il proposito di immedesimare lo spettatore, sicuramente un'idea vincente anche se un po' spregiudicata. Si inizia in sordina, in un crescendo di tensione che culmina nella visione della vera causa del disastro. "Cloverfield" non è comunqueda ritenersi un cult o un fenomeno unico nel suo genere, sarebbe un errore considerarlo tale, si tratta soltanto di un altro film catastrofico atto ad attirare gli spettatori nelle sale, nulla di più.
Si fa fatica a considerare le angosce palesate degli attori presenti un'interpretazione, la regia non è che un esercizio di cinepresa spiccio e poco ortodosso. Sicuramente da vedere per soddisfare la propria curiosità, non si andrà incontro ad una delusione, ma in questo caso parlare di arte cinematografica è senza dubbio fuori luogo.
Il film testimonia la logica commerciale che impera nel cinema americano e che è diventata nel corso degli anni sempre più presente.
Molto spesso chi si discosta da tale logica crea capolavori purtroppo destinati a rimanere all'ombra del grande pubblico, tuttavia il cinema è anche questo.
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