Titolo: Destinazione... Terra!
Titolo originale: It Came from Outer Space
USA: 1953. Regia di: Jack Arnold Genere: Fantascienza Durata: 81'
Interpreti: Richard Carlson, Barbara Rush, Charles Drake, Russell Johnson, Kathleen Hughes, Joe Sawyer, Dave Willoc
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Nelle sale dal: 1954
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Efficace
“Destinazione…Terra!” (It Came from Outer Space, 1953) è il primo film fantascientifico diretto dal talentuoso Jack Arnold, primo di una serie di successi che lo renderanno famoso.
È disponibile in Dvd sul portale dei collezionisti di cinema www.dvd-store.it, che mette in promozione titoli per tutti i gusti.
Dopo l’esordio nel 1950 con il film “With These Hands” e il secondo film “Girls in the Night” (1953), Arnold si confronta col fanta-horror, dimostrando subito di saperci fare, di saper creare la giusta atmosfera, che genera inquietudine e smarrimento.
L’astronomo John Putman e la fidanzata Ellen Fields scorgono nel cielo un meteorite infuocato mentre cade a poca distanza da loro. I due si recano sul luogo dell’impatto e John entra nel cratere. L’uomo rimane sorpreso dal constatare la presenza di una navicella spaziale. Alcune ore dopo lo sceriffo fa un sopralluogo, ma la navicella non c’è più e John non viene creduto.
Nei giorni successivi John nota lo strano comportamento di alcune persone del luogo.
Li segue e scopre che un’entità aliena ha preso le loro sembianze per riparare la navicella, senza dare nell’occhio, e poter ripartire. Nel frattempo lo sceriffo inizia ad avere dei sospetti, il tempo si fa sempre più esiguo…
In “Destinazione…Terra!” Jack Arnold traccia quelle tematiche, che caratterizzeranno i suoi lavori, dai quali i registi delle future generazioni trarranno ispirazione.
Ciò che contraddistingue questo film da molti suoi simili è l’immagine positiva degli alieni, i quali non giungono sulla Terra per distruggerla o appropiarsene, ma sono solo di passaggio. Viene messa in evidenza l’aggressività dell’uomo nei confronti del diverso e di ciò che non conosce, etichettandolo a priori.
Ciò che lo guida è la paura. L’alieno è esteticamente orribile, l’uomo dimostra di esserlo nell’animo.
Gli alieni non vogliono fare del male agli umani, ma se saranno attaccati si difenderanno.
Arnold sottolinea la mancanza di comprensione della condizione altrui e di comunicazione tra le due parti, aspetti assenti spesso anche nella realtà, mettendo a fuoco una riflessione importante sul modo di essere dell’uomo.
La tensione è mantenuta fino all’epilogo, l’alieno non viene quasi mai mostrato se non per poche frazioni di secondo. Ciò che Arnold concede è la sua soggettiva, ovvero come l’alieno vede ciò che lo circonda, dimostrandosi una scelta efficace e acuta.
La musica ha un ruolo fondamentale: scandisce ogni più piccolo cambiamento nell’intreccio narrativo, mette in guardia dal palesarsi di una misteriosa presenza, che però non è dato vedere. Inoltre la soggettiva dell’essere è accompagnata da una musica cucitagli addosso perfettamente.
Il luogo dove si svolge l’azione è il deserto, ambientazione prediletta da Arnold che si ritroverà in altre pellicole.
Con questa scelta il cineasta rimarca che gli spazi aperti – se ben utilizzati – possono incutere paura quanto un bosco, un labirinto o una laguna.
“Destinazione…Terra!” avrà degli effetti visivi da drive-in, come si è detto all’epoca, ma ha lasciato il segno, amato e ammirato da pubblico e critica, oggi è un cult imperdibile.
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