Titolo: Il mostro della laguna nera
Titolo originale: Creature from the Black Lagoon
USA: 1954. Regia di: Jack Arnold Genere: Fantascienza Durata: 79'
Interpreti: Richard Denning, Richard Carlson, Julie Adams, Whit Bissell, Bernie Gozier, Antonio Moreno, Nestor Paiva, Henry A. Escalante.
Nelle sale dal: 1955
Voto: 7
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Originale
Diretto dall’indiscusso talento di Jack Arnold “Il mostro della laguna nera” (Creature from the Black Lagoon, 1954) è uno dei più celebri fanta-horror degli anni ’50, distribuito in Dvd dalla Universal Pictures. Primo di una trilogia - che comprende “La vendetta del mostro” e Il terrore sul mondo” – questa pellicola ha marchiato a fuoco l’immaginario collettivo presentando uno dei più temibili mostri che il cinema ha saputo raccontare.
Durante una spedizione lungo il Rio delle Amazzoni un paleontologo, il dott. Carl Maia, scopre quello che sembra essere il fossile di una mano molto particolare nella forma e nelle dimensioni. La fa vedere a David e Kay e ne rimane stupito anche Mark, che decide di finanziare la spedizione e trovare il resto del corpo per un tornaconto economico.
A bordo di un’imbarcazione, il gruppetto si dirige verso la misteriosa laguna nera.
Nell’oscurità delle sue acque si nasconde Gill-man, l’uomo branchia, un ibrido metà pesce e metà uomo, che assale gli intrusi causando la morte di alcuni di loro. David, Kay, Mark e gli altri dovranno affrontare un osso molto duro da sconfiggere.
L’idea del film è venuta parecchi anni prima della sua effettiva realizzazione al produttore della Universal William Alland, dopo aver ascoltato una leggenda secondo la quale nelle acque del Rio delle Amazzoni sarebbero esistiti degli uomini pesce. Questo materiale messo nelle sapienti mani di Jack Arnold è diventato un film immortale, che viene citato ancora oggi in Tv, a teatro, al cinema, nei fumetti. Inoltre è una delle prime produzioni cinematografiche ad essere stata girata e distribuita in 3D.
Le riprese sono state effettuate in Florida, avvalendosi di due attori/stuntman per impersonare il mostro: nelle sequenze subacquee veste i panni della creatura Ricou Browning, confermato anche nei due sequel, in quelle terrestri Ben Chapman.
Nell’intreccio narrativo si scorgono aspetti ispirati a ‘La Bella e la Bestia’ e a ‘King Kong’. Nella scena in cui Kay fa una nuotata nella laguna, Gill-man osserva il suo muoversi sinuoso, rimanendo affascinato da tanta grazia e bellezza (come la Bestia), ne rimane talmente folgorato che successivamente la rapisce (come King Kong).
Ciò che Arnold mette in evidenza è lo scontro tra gli interessi puramente economici e quelli per la scienza.
David vorrebbe studiare la creatura lasciandola nel suo habitat, Mark vuole catturarla per dare prova della sua esistenza e darla in pasto al mondo per arricchirsi come ha fatto Carl Denham con King Kong.
Viene sottolineato come si vorrebbe piegare la creatura al proprio volere, sono le necessita degli intrusi a essere imperanti – arrogandosi diritti che non hanno - non quelle di un essere vivente che ha vissuto tranquillo nel suo ambiente, fino a quando non è stato invaso. Ciò che la creatura fa è difendere la sua casa e se stessa e per farlo contrattacca.
Arnold dà voce nei suoi film a come sia l’agire sconsiderato dell’uomo a determinare certe situazioni: tanto Mark e compagnia bella ne “Il mistero della laguna nera” quanto lo scienziato in “Tarantola”.
Per ciò che riguarda gli aspetti tecnici particolare cura si è messa nella fotografia e per rendere al meglio le sequenze subacquee sono state realizzate – per l’occasione – apposite cineprese impermeabili.
Molto suggestiva la cornice in cui la creatura nuota sott’acqua in parallelo con Kay in superficie.
È un film che gli amanti del genere non possono lasciarsi sfuggire per la storia, l’inventiva e l’originalità. Forse al pubblico odierno – svezzato da effetti speciali ipertecnologici e mostri più che raccapriccianti - la creatura non sortirà l’effetto ottenuto all’epoca della sua uscita in sala, ciò non toglie che se ne rimane colpiti.
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