Titolo: Into darkness - Star Trek
Titolo originale: Into darkness - Star Trek
USA: 2013. Regia di: J.J. Abrams Genere: Fantascienza Durata: 132'
Interpreti: John Cho, Benedict Cumberbatch, Alice Eve, Bruce Greenwood,
Simon Pegg, Chris Pine, Zoe Saldana, Zachary Quinto, Karl Urban, Peter
Weller, Anton Yelchin, Noel Clarke, Nolan North, Jason Matthew Smith,
Heather Langenkamp
Sito web ufficiale: www.startrekmovie.com
Sito web italiano: www.startrek-ilfilm.it
Nelle sale dal: 12/06/2013
Voto: 5,5
Trailer
Recensione di: Andrea Matera
L'aggettivo ideale: Dinamico
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Il secondo capitolo della nuova saga cinematografica di Star Trek, diretto da J.J Abrams, (uno dei più importanti autori televisivi statunitensi) è un film (o meglio un seguito) non riuscito.
Il suo mancato raggiungimento di un giudizio soddisfacente per me è da ricercare nella sua mancanza di originalità.
Il primo film (di circa quattro anni fa) era riuscito abilmente a costruire un nuovo inizio per i protagonisti attraverso l’idea di un universo parallelo a quello originale (ossia della serie Tv e successivamente dei film cinematografici).
Il vantaggio dell’essere il primo film di una nuova saga imponeva una narrazione più lenta a favore dei personaggi (le loro psicologie) rispetto all’ azione (ben distribuita) portando ad un risultato finale soddisfacente.
Qui, in questo secondo capitolo, il ritmo è maggiore (non deve introdurre più i personaggi) ma la storia è meno innovativa e basata sull’ abusato tema della vendetta (già usata) e il miglior personaggio del primo film (ossia Kirk,) qui sembra non avere la stessa incisività del primo film dove era una scheggia impazzita e imprevedibile.
Gli altri personaggi sono usati male (ad esempio Céchov,) ,poco (Sulu), incolori (Mc Coy, ma forse è da attribuire alla scarsa abilità recitativa del suo interprete) , totalmente inutili (Uhura, elemento insieme a Spock , di una noiosissima storia d’ amore , introdotta nel precedente film); infine Spock , che a mio avviso è il vero protagonista di questa saga (non a caso ci sono ben due Spock in questo nuovo universo), condizionato dagli eventi ad abbracciare il suo lato umano , è il personaggio più complesso , con il maggior sviluppo emotivo.
Tuttavia questi elementi sono vanificati dalla debole interpretazione di Zachary Quinto che non riesce a essere una valida alternativa al leggendario Leonard Nimoy (che ha una piccola parte nel film). Altra cosa da me non apprezzata: la totale assenza di combattimenti tra le navi. La cosa migliore del film è da trovarsi nella strepitosa interpretazione di Benedict Cumbertach, che dà vita ad un antagonista potente e carismatico ma che risente troppo dell’influsso nolaniano nel costruire i cattivi (vedi Joker).
In conclusione un film dinamico, pieno d’azione, con un grande interprete ma con una sceneggiatura che pecca di inventiva.
L’ augurio che nel prossimo capitolo cambino rotta.
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