La cosa
The Thing
USA: 1982. Regia di: John Carpenter Genere: Horror Durata: 101'
Interpreti: Kurt Russell, Keith David, Wilford Brimley, Richard Dysart, Richard Masur
Recensione di: Paolo Fabbri
Un husky siberiano in fuga sulle nevi dell'Antartide viene ripetutamente fatto bersaglio dei colpi di fucile sparati da un elicottero norvegese che lo insegue.
Gli uomini di una base scientifica americana verso la quale l'animale si avvicina assistono sgomenti alla scena che si conclude con una sparatoria e l'esplosione dell'elicottero. Il pilota Mac Ready ed il dottor Copper si recano al campo norvegese per avere spiegazioni sull'accaduto, ma scoprono che l'accampamento è stato devastato da una furia sovrumana e che tutti i suoi occupanti sono morti. La causa di tutto è una creatura aliena precipitata sulla Terra migliaia di anni fa e risvegliata dal suo sonno glaciale dagli scienziati norvegesi. L’essere assimila gli esseri con i quali viene a contatto per poi assumerne le sembianze , mutando continuamente aspetto, allo scopo di colonizzare la terra. Per gli uomini della base il problema ora è scoprire di quale corpo l'alieno si è impadronito…
Solitamente definito come un remake de “ La Cosa da un altro mondo”, il film del ‘51 diretto da Nyby e prodotto da Howard Hawks, in realtà questo “The Thing” di Carpenter è piuttosto una rilettura (più fedele) del racconto di Campbell "Who Goes There?" dal quale anche il film di Nyby aveva tratto ispirazione.
Si tratta senz’altro una delle migliori opere dell'autore, soprattutto per la sapiente regia in grado di coniugare virtuosismi tecnici e colpi bassi senza mai scadere nel volgare o nel superficiale (cosa quanto mai difficile per un film all'insegna dell'eccesso).
“La Cosa” è un film feroce, pessimista e nichilista in cui Carpenter frantuma ogni ottimismo: la sua “cosa” è di per sé l'indescrivibile, l'irrazionale, qualcosa di simile ad una montante follia contagiosa che non risparmia niente e nessuno.
La colonna sonora è affidata al maestro Ennio Morricone, ma la trovata principale del film rimnagono gli splendidi effetti speciali creati da Rob Bottin, che a colpi di lattice e protesi rende possibili orribili mutazioni che non si erano mai viste prima d’ora sul grande schermo.
Più cupo e claustrofobico di “Alien”, pauroso e raccapricciante come “L’Esorcista” il film doveva risultare un successo planetario, ed invece fu uno dei più gravi flop del regista che quasi fece fare banca rotta alla Universal Production.
E tutto questo perché nello stesso anno imperversava sugli schermi “ET” di Spielberg e a nessuno andava di credere nell’alieno cattivo, tutti vedevano gli esseri dell’altro mondo come dei teneri pupazzoni da accarezzare e coccolare e non come terribile parassiti mutanti che dilanino corpi e menti.
Anche la critica fu feroce, arrivando addirittura a definire Carpenter “pornografo dell’orrore” salvo poi (come spesso accade), a diversi anni di distanza, rivalutare “La Cosa” fino ad inserirlo tra i migliori film di genere mai diretti.
Da vedere (e rivedere) senza riserve.
|