Terminator Salvation
Titolo originale: Terminator Salvation
USA: 2009 Regia di: McG Genere: Fantascienza Durata: 115'
Interpreti: Christian Bale, Sam Worthington, Anton Yelchin, Moon Bloodgood, Common, Bryce Dallas Howard, Roland Kickinger, Helena Bonham Carter, Chris Ashworth
Sito web: www.sonypictures.net/movies/terminatorsalvation
Nelle sale dal: 05/06/2009
Voto: 6,5
Trailer
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Recensione di: Samuele Pasquino
John Connor (Christian Bale) è il leader della Resistenza nella lotta contro le macchine. Il nemico è Skynet, un sistema sofisticato intenzionato a sterminare la razza umana. Per evitarlo, Connor deve guidare un attacco che potrebbe risultare decisivo, ma l’impresa è molto ardua. Lo aiuta Marcus Wright (Sam Worthington), un cyborg dal passato misterioso.
La battaglia tra l'uomo e le macchine continua e si alimenta con un nuovo capitolo, in grado di dare un ulteriore linfa vitale alle avventure di John Connor e dei suoi ribelli.
Molto spesso avviene che per prolungare una saga cinematografica di successo siano necessari goffi pretesti e raccordi un po' forzati, ma questo “Terminator Salvation” dimostra che gli sceneggiatori hanno ancora una buona dose di energia creativa.
Il plot strutturale mantiene i motivi narrativi e contestuali dei precedenti film, esortando lo spettatore a ricordare con entusiasmo i fatti passati alfine di orientarsi e comprendere il proseguimento naturale della vicenda. La collocazione temporale è forse l'aspetto che desta più perplessità: in un futuro che ha visto verificarsi un tremendo olocausto nucleare paragonabile ad un'apocalisse profetizzata, trovano posto città fatiscenti, zone desolate e panorami composti da lamiere sporche.
Il punto più difficile da comprendere riguarda il paradosso temporale che va a costituire una precisa caratteristica della saga, cioè il rapporto diretto fra dimensioni passate e future che vede i personaggi viaggiare attraverso gli anni cercando di modificare il corso degli eventi: ecco ad esempio John Connor conoscere suo padre nel futuro, molto più giovane di lui, ignaro del destino che lo attende, cioè quello di procreare il capo della Resistenza nel passato, per poi sacrificarsi come accade nel primo capitolo.
In realtà la chiave di lettura si basa sulla prima fluidità legata al presente, una linea correlata all’imminente svolgimento di ogni situazione. Venendo ad esaminare dettagliatamente gli effetti speciali, ci si accorge come essi siano i veri protagonisti e ci si stupisce di fronte alla macchina Terminator, dotata di un fascino oscuro, sempre minacciosa, fredda e comunque esteticamente e strutturalmente bella da vedere.
Esplosioni, inseguimenti appassionanti e nuovi apparecchi tecnologici impiegati monopolizzano la maggior parte delle sequenze: si evince a sorpresa una morale non trascurabile che ci induce a riflettere sul confronto fra uomo e macchina, si viene a creare un sistema in cui il sentimento dell’uomo contrasta con la lucida e glaciale capacità di calcolare e agire della macchina. Christian Bale non fatica ad interpretare il consumato ma granitico John Connor, tuttavia si ha la sensazione che il personaggio di Marcus, cui da il volto Sam Worthington, sia nettamente preponderante e coinvolga maggiormente. La bella figlia d'arte Bryce Dallas Howard, di cui il padre e regista Ron Howard andrà sicuramente fiero, si dedica ad un ruolo secondario, ma la sua dolcezza si fa decisamente apprezzare.
Il film regala una scena che omaggia l’originale Terminator, mostrando John Connor lottare strenuamente contro una macchina rivestita di tessuto umano, con le fattezze riprodotte al computer dell’attore Arnold Schwarzenegger, per la somma felicità dei fan della saga.
Francamente il film non dice molto di più rispetto ai precedenti, ma va considerato l’intento di dare un seguito non banale ad un’epopea fantascientifica memorabile, con un dispiego di mezzi cinematografici assolutamente pregevole.
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