Titolo: The Giver - Il Mondo di Jonas
Titolo originale: The Giver
U.S.A.: 2014. Regia di: Phillip Noyce Genere: Fantascienza Durata: 94'
Interpreti: Meryl Streep, Alexander Skarsgard, Taylor Swift, Jeff Bridges, Katie Holmes, Brenton Thwaites, Cameron Monaghan, Odeya Rush, Emma Tremblay, Katharina Damm, Irina Miccoli
Sito web ufficiale: www.thegiverfilm.com
Sito web italiano: www.receiveyourdestiny.it
Nelle sale dal: 11/09/2014
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Dispotico
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The Giver - Il Mondo di Jonas su Facebook
Tratto dal fortunato romanzo di Lois Lowry, arriva al cinema The Giver - Il mondo di Jonas, diretto da Phillip Noyce. Un grande cast per un film che mescola fantascienza, utopia e attualità, in una storia apparentemente destinata ai teenagers ma interessante anche per gli adulti.
Cosa penserebbero infatti persone di una certa età di un mondo asettico, privo di emozioni e di colori, pieno di gente uguale che non ha personalità?
Un incubo. Risposta esatta per noi, sbagliata per il Consiglio degli Anziani che, dall'avvento dell'era dell'Identità, ha creato appunto un mondo nuovo dal quale la memoria è stata cancellata.
Tutti sono uguali a tutti, le regole sono ferree e vanno rispettate, non devono esserci contatti fisici tra membri che non fanno parte di uno stesso nucleo abitativo, allo scattare del coprifuoco, non bisogna più uscire. Le parole casa, famiglia, amore, rosso, verde non esistono. Gli abitanti di questo mondo distopico non le conoscono neanche.
Ma ogni anno, durante la Cerimonia dei 12, un giovane viene scelto come custode della memoria e farà il suo apprendimento con il Donatore. L'incarico tocca a Jonas - volto giovane e fresco, interpretato da un valido e convincente Brenton Thwaites - che ben presto, grazie agli incontri con il Donatore che dà il titolo al film - un ottimo Jeff Bridges che ha fortemente voluto il film in quanto i suoi figli sono appassionati della saga - scoprirà com'era l'umanità in passato.
Nel bene e nel male. Vedrà feste di bambini e matrimoni di paese con gente che canta e balla, correrà spensierato su uno slittino e ammirerà tramonti in barca a vela.
E affronterà l'orrore della guerra, del bracconaggio e della ferocia dell'uomo. Un turbine di emozioni che nel loro insieme non possono e non devono essere nascoste ai suoi concittadini. Inizia così una fuga verso il Limite della Memoria, una corsa contro il tempo e contro il Capo degli anziani - riuscitissimo ruolo di impassibile, glaciale e autoritaria affidato a Meryl Streep -, per la rinascita dei suoi simili.
Inquietante, senza dubbio, grazie anche al ricorso al bianco e nero che denota il mondo assolutamente impersonale in cui vivono ora gli esseri umani. Solo quando il punto di vista è quello di Jonas, i colori affiorano perché lui riesce a vederli. Ma non può dirlo, non può far capire di essere diverso in un universo in cui l'uguaglianza è tutto.
Una continua dicotomia attraversa la narrazione fino alla sequenza finale, davvero emozionante, in cui una sorta di onda d'urto di colori e di memorie passate, si diffonde fino ad arrivare a quella sorta di Monte Olimpo sopra le nuvole, su cui vivono gli uomini, o almeno una mera imitazione di essi.
Avvincente, coinvolgente, dorato di una bellissima fotografia e di un cast di tutto rispetto, comprensivo anche di due premi Oscar. Derivando da una saga divisa in quattro romanzi, a noi che abbiamo apprezzato questa rappresentazione distopica, originale e angosciante di un futuro lontano, non resta che aspettare il prossimo capitolo.
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