The Road
Titolo originale: The Road
USA: 2009. Regia di: John Hillcoat
Genere: Fantascienza
Durata: 112'
Interpreti: Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce, Michael K. Williams, Garret Dillahunt, Molly Parker, Brenna Roth, Bob Jennings, David August Lindauer, Jack Erdie, Jeremy Ambler, Nick Pasqual, Aaron Bernard, Mark Tierno, Amy Caroline, Matt Reese, Jared Pfennigwerth
Sito web: www.theroad-movie.com
Nelle sale
dal: 28/05/2010
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Marco Aresu
L'aggettivo ideale: Umano
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In un futuro prossimo la terra è stata devastata da un’indefinita catastrofe. Il pianeta è diventato una landa desolata fredda e grigia, dove il sole, le piante, e anche gli uomini sono solo un vago ricordo.
I pochi esseri umani sopravvissuti si sono trasformati, spinti dalla fame, in feroci cannibali.
In questo scenario post apocalittico, un padre (Viggo Mortensen) e un figlio (Kodi Smit-McPhee) percorrono a piedi una lunga strada verso sud cercando di sfuggire alla morsa del freddo, della fame...e dalle orde di "cacciatori di uomini".
Tratto dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, premio Pulitzer 2007, The Road ha l’arduo compito di rappresentare sullo schermo un'altra storia dall’autore di “Non è un paese per vecchi” (film che ha fatto portare a casa 4 oscar ai fratelli Coen).
Finito di girare nel 2008, The Road è rimasto in cantiere per volere della Dimension Films, convinta di “migliorarlo” in post-produzione e di distribuirlo in un momento più propizio. E’ stato presentato infine alla mostra del cinema di Venezia (nella totale indifferenza o quasi).
La pellicola non ha avuto una buona risposta di pubblico negli Usa e fino all’ultimo ci sono stati dei dubbi sulla distribuzione in Italia perché ritenuto “troppo deprimente”. E’ un dato di fatto che il valore di una pellicola non si evince da quanto faccia o meno ridere, ma nella patria dei cinepanettoni evidentemente questo metro di valutazione è contemplato.
Tralasciando un confronto con il libro di McCarthy, il film si colloca nel filone “del giorno dopo”, ma solo per la cornice, per lo scenario in cui si trovano i protagonisti. Il regista John Hillcoat e lo sceneggiatore Joe Penhall confezionano una storia lineare, che racconta il percorso di dura crescita di un figlio e degli sforzi del padre per trasmettergli i valori universali della famiglia e del bene in un mondo che rappresenta l'esatto contrario. E’ un film che va per sottrazione: rappresenta l’umanità negandola. E' un film dove non succede niente e al tempo stesso succcede tutto.
Come fa una persona a maturare dei valori positivi in un mondo dove sei cacciatore o sei preda? Vale la pena continuare a vivere? Questi sono alcuni degli agghiaccianti interrogativi che il gioco a due Padre – Mortensen e figlio - Smit-McPhee pone e tenta di dare una risposta. Si, perché tutto il film poggia su questi due unici protagonisti. Il terzo elemento del nucleo familiare, la madre (Charlize Theron) compare solo (e periodicamente) in flashback (evitabili e forse da attribuire alla famosa post-produzione). Viggo Mortensen risulta più convincente del giovane Smith McPhee, coinvolgente e commovente, un essere umano fragile che non è sempre in grado di essere una guida “giusta”. Da segnalare Robert Duvall, nel ruolo di un barbone, in episodio piccolo quanto intenso.
A dispetto di chi l'ha definito troppo deprimente, The Road è infarcito di lezioni morali e buoni sentimenti tra padre e figlio in uno schema che si ripete (come si ripetono i flashback) e che alla lunga potrebbe stancare. Non mancano le scene d’azione, di tensione e neppure quelle crude ai limiti dell’horror (ci sono anche evitabili e pesanti episodi di product placement come Coca Cola e Del Monte, in situazioni un po’ troppo eclatanti).
Nonostante alcune strizzate d’occhio a Hollywood, The Road è un film per palati fini, che una volta tanto sfrutta uno scenario classico in modo alternativo: un approccio meno spettacolare ma più umano che lascia riflettere (e deprimere perché no!) lo spettatore e riporta un genere fantascientifico con i piedi per terra.
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