Transformers 3
Titolo originale: Transformers: Dark of the Moon
USA: 2011. Regia di: Michael Bay
Genere: Fantascienza
Durata: 135'
Interpreti: Shia LaBeouf, Josh Duhamel, Rosie Huntington-Whiteley, John Malkovich, Hugo Weaving, Patrick Dempsey, Ken Jeong, John Turturro, Frances McDormand, Alan Tudyk, Tyrese Gibson, Frank Welker, Peter Cullen, Keiko Agena, Kevin Dunn, Karyn Parsons, James Avery, Julie White, Lester Speight, Charles Adler, Kym Whitley, Glenn Morshower, Corey Burton, Ramon Rodriguez, Robert Foxworth, Mark Ryan, Jess Harnell, Anthony Azizi, Kathleen Gati, Jack Donner, David St. James, Lindsey Ginter, Robert Herrick, Elena Kolpachikova, Brett Stimely, Kevin Sizemore, Scott C. Roe, Annie Hsu, Rob Guzzo, Bill Fagerbakke
Sito web ufficiale: www.transformersmovie.com
Sito web italiano: www.transformers3-ilfilm.it
Nelle sale
dal: 29/06/2011
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Entusiasmante
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“Transformers 3”, diretto sempre da Michael Bay e prodotto da Steven Spielberg, chiude la trilogia iniziata nel 2007 con “Transformers” e proseguita nel 2009 con “Transformers: la vendetta del Caduto”. Per questa nuova ed entusiasmante avventura il regista ha scelto di seguire il consiglio di James Cameron, utilizzando la tecnologia 3D e dare vita a un’esperienza visiva di più alto livello.
Cameron ha convinto Bay a utilizzare il 3D, inizialmente restio alla sua applicazione sia per la delicatezza con cui bisogna maneggiare le varie apparecchiature, che per la loro pesantezza.
James Cameron ha invitato Bay sul set di “Avatar” e gli ha illustrato tutte le straordinarie possibilità che avrebbero potuto arricchire il suo film. Oggi si potrà vedere il terzo capitolo di “Transformers” in 3D perché Michael Bay ha accettato la nuova sfida. Il film è interamente girato in 3D: i realizzatori hanno voluto dimostrare che quando si offre al pubblico un prodotto ben curato e preparato è tutta un’altra visione. Ciò che i due registi hanno voluto fare è “creare un’esperienza” – ha dichiarato Cameron - unica ed elettrizzante, che lo spettatore potrà vivere nella sua completezza.
La storia ci porta indietro di oltre quarant’anni, al 20 luglio 1969, quando gli Stati Uniti si servono dell’allunaggio per portare avanti una missione segreta, ovvero raccogliere informazioni su un’astronave misteriosa precipitata sul lato oscuro della luna. Nel presente Sam Witwicky ha una nuova e splendida ragazza ed è in cerca di lavoro. Sam sarà nuovamente catapultato nella battaglia tra Autobot e Decepticon, quando questi ultimi minacciano di rendere l’umanità in schiavitù e prendere il potere sulla Terra. Sam, Optimus Prime, Bumblebee, con vecchie e nuove conoscenze, lotteranno strenuamente per fermarli.
Le riprese del film sono durate parecchi mesi e sono state frammentate in diverse città degli Stati Uniti: Chicago, Detroit, Gary (Indiana), Milwaukee, Los Angeles e molte altre.
Per quanto riguarda i personaggi, a quelli storici se ne sono aggiunti diversi, tra questi c’è John Malkovich, che veste i panni del datore di lavoro di Sam, che è un personaggio bizzarro e che provoca ilarità.
L’attore pur avendo un ruolo circoscritto lascia un’impronta profonda nello spettatore, per il suo modo unico di sbizzarrirsi nei ruoli che interpreta.
L’azione è portata a livelli visivi esaltanti, in continua evoluzione e il ritmo aumenta sempre di più col procedere della storia.
Le musiche di accompagnamento, che sono come sempre di Steve Jablonsky, danno un contributo notevole all’epicità dello scontro finale. A queste si aggiungono brani di varie band che. dai Linkin Park ai Goo Goo Dolls, creano una ragnatela musicale che insieme alle immagini cattura.
Michael Bay ha saputo unire, per l’ennesima volta, una splendida azione ricca di effetti visivi alla messa in evidenza del suo protagonista umano. In questo terzo capitolo mostra le difficoltà di Sam nel trovare lavoro, dopo la conclusione dell’università. Quest’argomento accomuna un po’ tutti i giovani che, nonostante una serie infinita di colloqui, vengono rifiutati per i più svariati motivi. Nel film Sam non ha esperienza, non è dalla giusta parte politica, incorrendo in errori che non lo fanno apparire un buon candidato.
Alla fine accetta un lavoro che forse non gli darà stimoli, ma gli farà pagare l’affitto.
Inoltre Sam non si sente apprezzato, in fondo ha solo salvato il mondo per ben due volte, eppure il governo e chi gli sta intorno sembra essersene dimenticato.
Una costante, presente in tutti e tre i film, è l’ironia dei personaggi, che lasciano uno spettatore sorridente.
Da quando la Hasbro ha creato i primi giocattoli dei Transformers per i bambini, ai quali è seguita la creazione di una serie animata che li vede protagonisti, queste “auto” superintelligenti ne hanno fatta di strada.
Oggi i Transformers sono diventati un fenomeno cinematografico che ha allargato il suo bacino anagrafico, che comprende una grossa fetta di adulti appassionati alle loro avventure.
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