X-Men: conflitto finale
USA: 2006. Regia di: Brett Ratner Genere: Fantascienza Durata: 105'
Interpreti: Patrick Stewart, Hugh Jackman, Halle Berry, Famke Janssen, Ian McKellen, Rebecca Romijn-Stamos, Kelsey Grammer
Sito web: www.x3movie.com
Nelle sale dal: 26/05/2006
Voto: 8
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
Il Presidente degli Stati Uniti annuncia una cura per i mutanti in grado di renderli esseri umani. Magneto (Ian McKellen) si ribella e raduna seguaci per formare un esercito.
Il professor Xavier (Patrick Stewart) mette in guardia i suoi discepoli e si schiera ancora una volta con gli umani, ma a complicare le cose è anche Grey (Famke Janssen), tornata più potente di prima e alleata con Magneto.
Il capitolo conclusivo della splendida saga sugli X Men viene diretto da Brett Ratner con decisione e cognizione, rimanendo fedele allo stile impeccabile di Bryan Singer.
Con modalità più riflessive che inizialmente giocano con i ricordi e il tempo, almeno nelle prime scene, Ratner lavora su una sceneggiatura solida e molto propositiva, che però privilegia la componente psicologica sull’azione vera e propria.
Si intenda, il film si rafforza e poggia su una creatività notevole che permette di mettere in scena nuovi personaggi e sprigionare la forza di un’intera saga. “X Men conflitto finale” costituisce l’apoteosi, il punto di arrivo di un racconto fantastico ideato, completato e arricchito con vigore e coerenza visiva. L’incredibile impiego di effetti speciali entrano in sintonia con una narrazione meditata che genera meraviglia e eccezionale intrattenimento, in più la variegata schiera di mutanti con i loro poteri contribuiscono all’ottima riuscita di un finale pirotecnico dalle tante sorprese.
La saga nasce con il proposito, mai disatteso, di evidenziare la problematica sociale della discriminazione, enfatizzando sensazioni relative alla diversità di razza e potenzialità, sebbene il contesto sia enormemente edulcorato e portato a confrontarsi con una realtà surreale e dichiaratamente fantascientifica. Gli spunti di riflessione si rilevano in quasi ogni sequenza, atti ad indicare che lo sfoggio dell’arte visiva ha il suo principale obiettivo nel concepire un mondo saldo nei suoi valori.
La scenografia scelta da Ratner non delude, anche se rispetto ai primi due capitoli si presenta più cupa ma in ambienti notevolmente più aperti.
Il potere degli X Men va incontro ancora una volta all’orizzonte di attesa dello spettatore, sugellando una serie di avventure spettacolari e fantastiche.
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