Come d'incanto
Titolo originale: Enchanted
USA: 2007. Regia di: Kevin Lima Genere: Fantasy Durata: 109'
Interpreti: Amy Adams, James Marsden, Susan Sarandon, Patrick Dempsey,
Timothy Spall, Rachel Covey, Idina Menzel, Matt Servitto, John Rothman,
Joseph Siravo, Julie Andrews, Michaela Conlin
Sito web: www.disney.go.com/disneypictures/enchanted
Nelle sale dal: 07/12/2007
Voto: 5,5
Recensione di: Pierpaolo Bonante
Una principessa delle favole di nome Giselle (Amy Adams), dopo aver trovato il suo principe azzurro (James Marsden) si ritrova il giorno delle sue nozze spedita nel pieno centro di New York dalla malvagia matrigna del Principe (Susan Sarandon). Qui incontrerà un avvocato divorzista (Patrick Dempsey) da cui verrà aiutata e che, ovviamente, aiuterà nell’affrontare una vita fin troppo cinica.
La Disney ci è riuscita ancora: ha offerto un alternativa per i cine-panettoni nostrani.
Con una trama lineare, prevedibile in linea teorica, ha offerto un’intrattenimento buonista per i nostri bambini, usando le regole classiche della narrazione favolesca in modo (leggermente) diverso dai 75 anni precedenti di produzione. La regia è tipica di un cartone animato (ed in effetti il regista vien dall’animazione) e tutto sommato lineare e prevedibile come la trama. Il film di buono ha la concezione che a vedere i film per i bambini ci siano anche i genitori, per cui le battute a volte son anche rivolte verso un pubblico più adulto (anche se in sala erano presenti dei genitori addormentati che con i loro vocalizi da orso bruno riuscivano a farsi sentire anche fuori dalla sala) e ad aver ampliato il discorso del lieto fine non solo ai protagonisti stretti della favola.
Bravi gli attori, ed un plauso particolare va alla Principessa Giselle\Amy Adams che riesce con i suoi occhioni verdi ed una faccia perennemente basita, che rende bene l’improbabile smarrimento di un personaggio fiabesco dallo spessore intellettuale pari ad un foglio di carta, in un mondo fatto di politica, religione, sesso e playstation.
Drammatica la questione del buonismo. Ora, mi rendo conto che stiamo parlando di una favola per bambini, ma l’impressione che avevo io durante il film era di soffocare in un mare di melassa. Una sensazione presente nel finale.
Una sensazione che può essere riassunta nella frase: “Un bacio di vero amore è più forte di tutto”. A mio parere bisognerebbe impedire che messaggi del genere vengano passati alla gioventù moderna poiché potrebbe crederci sul serio.
Poi, gli animaletti incantati che parlano son troppo, senza offesa nessuno.
Enchanted va preso per quello che è: Un film per i bambini prodotto da una casa di produzione che segue la globalizzazione e che comprende l’evoluzione delle favole col tempo.
Potrebbe essere diverso, ma non si può pretendere molto dalla Disney, il suo prodotto è e rimane stereotipato, per un pubblico di massa, ed accontentare tutti è semplice: basta non affrontare temi profondi, basta che il dramma sia leggero e il lieto fine deve farci uscire dal cinema con un sorriso da orecchio ad orecchio, con la coscienza pulita e tanta voglia di fare del bene (o perbenismo più correttamente).
Wow.
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