Maga Martina e il libro magico del draghetto
Titolo originale: Hexe Lilli, der Drache und das magische Buch
Germania, Italia, Austria: 2009 Regia di: Stefan Ruzowitzky Genere: Fantasy Durata: 100'
Interpreti: Alina Freund, Sami Herzog, Anja Kling, Pilar Bardem, Ingo Naujoks, Yvonne Catterfeld, Karl Markovics, Dierk Prawdzik, Erik Jan Rippmann, Theo Trebs, Antonia von Melville, Irm Hermann, Antonia Cäcilia Holfelder
Sito web: www.disney.it/magamartina
Nelle sale dal: 12/02/2010
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Giocoso
Il regista austriaco Stefan Ruzowitzky realizza l’adattamento cinematografico tratto dai popolari libri per bambini (pubblicati in Italia da Edizioni Sonda) dell’autore di successo Knister, che ha dato i natali a Maga Martina oltre dieci anni fa, e che hanno venduto oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo.
Dalla collana è stata tratta anche una serie animata molto popolare, e da qui è maturata l’idea di realizzare un film per il cinema. Tra giugno e agosto 2007 Berlino, Potsdam, Vienna, e dintorni hanno rivestito l’ambientazione del film, uno dei progetti cinematografici più ambiziosi degli ultimi anni in Germania.
La maga Teodolinda viene gabbata dal perfido mago Geronimo, intrufolatosi in casa sotto le sembianze di una giovane e bella ragazza bionda, che si è smarrita nel bosco. Il suo draghetto cicciottello Ettore, che per la ciccia non riesce a volare, scopre l’inganno e con uno specchio interrompe l’ipnosi che Teodolinda stava subendo. Scampato il pericolo, la vecchia strega comprende che è giunto il momento di reclutare la sua erede. Invia Ettore con il libro magico alla ricerca di colei che è predestinata a diventare la nuova maga e che custodirà il libro. Il draghetto ben presto si imbatte in Martina, una bambina solare e vivace, che inizialmente userà gli incantesimi tra i banchi di scuola. Quando Geronimo si mette sulle tracce della bambina e ruberà il libro, Martina avrà bisogno, oltre che di Ettore, dell’aiuto di tutti i suoi amici per scongiurare le malefatte del mago.
Il regista ha voluto confezionare un film prettamente indirizzato ai bambini e non ai genitori, certo è che, grazie alla figura del draghetto Ettore, si strizza l’occhio anche ai più grandi. È un film che genitori e figli dovrebbero vedere insieme, in quanto c’è, soprattutto nel finale, un insegnamento molto preciso: gli adulti dovrebbero passare un po’ più di tempo con i propri bambini, giocare con loro, mettendosi alla loro altezza.
Troppo spesso si pensa alla qualità del tempo (giustissima), ma a questa va aggiunta una certa quantità per conoscersi e volersi bene, e scoprire quanto sia meraviglioso il mondo dei più piccini rispetto al dio denaro.
Spesso si pensa a dare ai propri figli cose materiali, quando poi tutto ciò che vogliono è la presenza fisica e la voglia che si ha di giocare e divertirsi insieme a loro, non solamente guardarli.
Un aspetto importante che la sceneggiatura sviluppa, inoltre, è l’essere uniti per il bene comune, che i piccoli personaggi mettono in pratica. Ogni personaggio ha un ruolo ben preciso nello sconfiggere Geronimo, sono l’uno complementare all’altro. Questa è una lezione che gli adulti dovrebbero ben apprendere, solo collaborando si risolvono i problemi, qualsiasi essi siano.
I problemi che Martina deve risolvere, non vengono sciolti dalla magia, anzi sono gli incantesimi del libro magico che creano a volte situazioni surreali.
Ciò che nei libri, come nel film, si mette in scena è la mescolanza tra la realtà in cui Martina vive e il mondo della fantasia che ci entra di sottecchi. Una peculiarità che distingue Martina da altri maghi famosi è quella di essere una bambina normale, non nasce strega e non lo diventa immediatamente, e in questo i bambini si possono identificare, chiunque può pensare di poter trovare un libro magico sotto al letto.
Stefan Ruzowitzky ha delineato dei personaggi simpatici e mattacchioni, dei combina guai nati, dalla figura centrale del film Ettore, un draghetto goloso a dismisura, capace di ficcare la testa in un barattolo di marmellata e rimanervi incastrato, al mago Geronimo, un cattivo simpatico e pasticcione, che va in giro in vestaglia, questo perché si voleva creare un mascalzone un po’ tonto, che incute paura ma al tempo stesso si è rassicurati che “le cose volgeranno al meglio”.
Prima ancora che nel film al personaggio, uscito fuori dalla fervida immaginazione dell’autore, Knister, ne succedono sempre di tutti i colori, mentre Martina fa gli incantesimi accadono vari inconvenienti, non essendo una maga crea un sacco di situazioni pasticciate, più che risolverle.
Questo perché secondo l’autore è molto più divertente e gioioso quando non va tutto liscio.
In fondo ciò che fa sorridere è la sbadataggine, una buccia di banana sulla quale un personaggio scivola o un incantesimo sbagliato conferiscono lo stesso effetto ilare sullo spettatore.
La comicità nelle battute e nei gesti di Ettore contribuisce a rendere il film piacevole e coinvolgente.
Stefan Ruzowitzky non è solito fare film per un pubblico giovanissimo, ma è solito cambiare spesso registro e argomenti, mettendo alla prova la sua indubbia versatilità. Esordisce alla regia cinematografica nel 1996 con “Il Tempo”, ottenendo fin da subito un successo internazionale, passando con disinvoltura dall’Heimat film all’horror e al dramma.
Nel 2008 “Il Falsario” vince l’Oscar come Miglior Film Straniero.
Maga Martina e il libro magico del draghetto è un film che merita l’attenzione dei grandi e dei più piccini.
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