Titolo: R.I.P.D. - Poliziotti dall'aldilà
Titolo originale: R.I.P.D.
USA: 2013. Regia di: Robert Schwentke Genere: Fantasy Durata: 98'
Interpreti: Ryan Reynolds, Jeff Bridges, Stephanie Szostak, Kevin Bacon, Mary-Louise Parker, Robert Knepper
Sito web ufficiale:
Sito web italiano: www.ripd-ilfilm.it
Nelle sale dal: 12/09/2013
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Dario Carta
L'aggettivo ideale: Stravagante
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E' subito fumetto - Graphic Novel nella terminologia attuale dell'illustrazione del fantastico - questa pagina di cinema bambinone edita dal tedesco Robert Schwentke su uno script di Phil Hay e Matt Manfredi e ispirata agli album a colori del "R.I.P.D." di Peter M. Lenkov per la Dark Horse,acronimo composto per "Rest In Peace Dept".
Schwentke,già al cinema con "Tattoo","Flight Plan","Un amore all'improvviso" e in TV con l'episodio pilota della serie "Lie To Me",ha già avuto modo di frugare negli scaffali dei comics per lo schermo con il "RED" della Dell e qui,con "R.I.P.D.", raddoppia l'esperienza sfidando il linguaggio di spettacolo ad un incontro ancora più ravvicinato con quello della carta stampata,con il risultato di confezionare un ibrido che si trova fra color che son sospesi fra balloons,Silly Comedies e video games,come dimostrano subito le sequenze in apertura,vere e proprie Splash Panels rubate dai comic books di firma.
I detectives della polizia di Boston Nick Walker (Rayan Reynolds) - Nick Cruz Walker,nell'originale di Lenkov - e Bobby Hayes (Kevin Bacon),nel corso di un'operazione sottraggono una cassa d'oro e si dividono il rififì,ma subito Nick,le cui intenzioni erano quelle di offrire un futuro migliore alla sua famiglia,cambia idea e riferisce a Bobby di voler restituire il maltolto.
Durante un raid contro una banda di criminali,in uno scontro a fuoco,Bobby uccide intenzionalmente Nick per impossessarsi della sua parte di bottino.
Nick,chiamato oltre la vita,si ritrova scaraventato sulla poltrona dell'ufficio di Mildred Proctor (Mary-Louise Parker),capo della divisione R.I.P.D. di Boston,un'agenzia che recluta i poliziotti defunti a sorvegliare e catturare i Deados,spiriti malvagi e mostruosi che,non giunti a destinazione dopo il momento della morte,vagano ancora sulla Terra in sembianze umane.
Nick accetta l'incarico sotto promessa che questo porterà vantaggio al suo Ultimo Giudizio e si ritrova affiancato al compare Roy Pulsipher (Jeff Bridges),uno sceriffo sudista vissuto nel 1800.
Nick e Roy tornano sulla Terra nelle forme dei loro avatars,un cinese (il vet James Hong) e una bionda pin up russa,dove si darà inizio al ballo delle stravaganze.
Divertente guazzabuglio di trovate esilaranti e non,"R.I.P.D. " declina la parlata del cinema e del fumetto in un'espressione quanto mai grottesca e surreale dello spettacolo da luna park,corredandola di ogni genere di richiami a titoli e figurine sia del live action che del disegno,per comporre un collage di clichès bizzarri e assurdi che non chiede che di essere sfogliato con una buona disposizione d'animo e un modesto bagaglio di aspettative.
In ordine sparso entrano in scena le macchiette di Fearless Fosdick,del geniale Al Capp,da cui Jeff Bridges noleggia la parlata (nell'originale) e la mascella,già caricature di Dick Tracy, poi "MIB" e la coppia scoppiata di Will Smith e Tommy Lee Jones,i goffi mostriciattoli spiritati di "Ghosbusters",l'improbabile fisica di "Hulk" della Marvel,lo specchio cieco di "Ghost",i guizzi cartoonistici di Tex Avery,come in "The Mask",il tutto combinato in un teatrino giocoso e istrionico dove la grafica e la goliardia hanno la meglio su ogni altra aspirazione ad espressioni di cinema.
Non c'è granchè in tavola,ma nessuno dello staff reclama sostanza o messaggi da trasmettere nel clima surreale e dispettoso che regista e scrittori hanno saputo trasporre su uno schermo di cinema ice cream del buonumore.
Jeff Bridges,primo presentatore sulla pista circense,è inarrivabile parodia di sè stesso e si strizza l'unico occhio del Reuben Rooster Cogburn di "True Grit",biascicando la parlata impastata (nell'originale) e salmodiante delle province sudiste e accompagnandola con lo sguardo sornione del Grande Lebovski e le movenze chieste in prestito dal mito di John Wayne.
Venato da richiami perfino nello score troppo sfacciatamente incline alle lusinghe per le exploitations tarantiniane per non essere intenzionale,"R.I.P.D." è davvero un dipartimento di marionette allegre,un Graphic Movie che regala ritmo e colore in una timbrica che passa con disinvoltura dal fumetto allo spettacolo per lo schermo,disegnato in una strampalata grafica digitale e con un linguaggio che invita ad un gioco bislacco che non si presume e non vuole mai essere preso sul serio.
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