30 Giorni di buio
Titolo originale: 30 Days of Night
USA, Nuova Zelanda: 2007. Regia di: David Slade Genere: Horror Durata: 113'
Interpreti: Josh Hartnett, Melissa George, Ben Foster, Danny Huston, Manu Bennett, Joel Tobeck, Mark Rendall, Mark Boone Jr
Sito web: www.30daysofnight.com
Nelle sale dal: 08/02/2008
Voto: 5,5
Trailer
Recensione di: Dario Carta
L'aggettivo ideale: Fasullo
Un isolato villaggio all'estremo nord dell'Alaska,sta per piombare nel buio per 30 giorni,come ciclicamente accade ogni anno.
Con la luce del sole,svanisce ogni requie per gli abitanti,braccati e decimati da un gruppo di vampiri.
Il tema dell'oscurità,pergiunta protratta ed ospite di paesaggi ed ambientazioni non ordinarie,attrae e suscita inresse ed inquietudine.
L'idea di inserire gli eventi di un horror film in uno scenario che sta per precipitare nell'oscurità per un mese intero,(ma definito,anche nel titolo originale,come "30 giorni"),può affascinare ed offrire credenziali di morbosa ed accattivante novità.
Attrae,l'oscurità,immersa nel silenzio ovattato dalla neve,paventa ma invita a indagarla,nei suoi angoli,nei recessi delle sue inquiete fattazze.
Per un attimo,ma solo un attimo,balena il ricordo della paura nei ghiacci bui di Carpenter,che ci racconta "La cosa",(1982),ma il paragone coinvolge solo i termini di "buio" e ghiaccio". Le ali del riferimento si chiudono del tutto e l'idea delle tenebre nei ghiacci perde l'interesse ed incontra una novità fasulla e mal condotta.
Presto la pellicola si allinea all'infinito numero di racconti fanta-horror senza fisionomia.
Le immagini si susseguono già preannunciate,senza spessore emotivo,privo della caratteristica primaria che un film horror dovrebbe presentare. Accade sovente che il vuoto di sceneggiatura e le esigenze di un marketing che pesca nell'infimo abisso del cattivo gusto,non offrano spiragli di aria fresca e ci propongano vampiri anche come cuochi di casa in salsa rosa.
Ma anche un filone come questo,pur inflazionato,può presentare i talenti per annoverare pellicole allettanti.
Ma qui,non viene offerto brivido nè tensione.
La noia cerca luce in uno scenario buio di emozioni e con interpretazioni esauste e fasulle.
Il trucco,nelle creature della notte,è comico e superfluo e i buoni fuggono dai mostri come gli spettatori dovrebbero fare da pellicole di questa fatta.
Sam Raimi,in veste di produttore,avrebbe dovuto offrirci qualcosa di meglio.
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