Benvenuti a Zombieland
Titolo originale: Zombieland
USA: 2009 Regia di: Ruben Fleischer Genere: Horror Durata: 88'
Interpreti: Jesse Eisenberg, Woody Harrelson, Emma Stone, Abigail
Breslin, Amber Heard, Bill Murray, Derek Graf, Jacob G. Akins, Hunter
Aldridge
Sito web: www.zombieland.com
Nelle sale dal: 11/06/2010
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Marco Aresu
L'aggettivo ideale: Carnivoro
La Terra (o almeno gli Stati Uniti) sono diventati una landa infestata dai morti viventi.
Columbus (Jessie Eisenberg) è un giovane studente che è riuscito a sopravvivere a questi mostri affamati di carne umana. Ci è riuscito grazie alla sua lista di regole di sopravvivenza.
Più “perdente” che eroe Columbus, cerca di raggiungere la sua omonima città (Columbus appunto) in Ohio, per vedere se la sua famiglia è sopravvissuta.
Nel suo viaggio si imbatterà prima in Tallahassee (Woody Harrelson), un texano dal temperamento non certo mite, che è alla ricerca di Twinkies (delle merendine tipo plum-cake molto famose in America), poi in Wichita (Emma Stone) e Little Rock (Abigail Breslin), due sorelle che cercano di raggiungere il parco dei divertimenti di "Pacific Playland" a Los Angeles.
Ancora Zombie?!..I morti viventi negli ultimi quarant’anni ci hanno letteralmente invaso sul grande schermo. Ora che Romero è diventato lui stesso un morto vivente (ma continua a sfornare film sempre degni di nota, come il suo Diary of the Dead) e Lucio Fulci ci ha ormai lasciato da anni, questo longevo genere si affida ai remake e alle riduzioni cinematografiche di videogiochi (come la fortunata saga di Resident Evil).
L’ultima variazione sul tema sembra il genere horror comedy.
Una commedia sugli zombie?! Niente paura, ci avevano già pensato gli inglesi con il loro “L'alba dei morti dementi” del 2004, diretto da Edgar Wright.
Ma allora perché Zombieland, un film low budget (23 milioni di dollari), ha esordito al 1 posto nei box office americani, diventando il film sugli zombie col maggiore incasso di sempre? (superando il remake del Romeriano L’alba dei Morti Viventi)
Senza dubbio un risultato eccellente per il regista esordiente Ruben Fleischer, autore di video e cortometraggi per MTV. Fleischer ha dichiarato di non essere neppure un grande fan di questo genere di film, ma leggendo la sceneggiatura degli autori Paul Wernick e Rhett Reese è stato catturato dalla commedia, e da come fossero interessanti e divertenti le relazioni tra i personaggi.
Se per Romero gli zombie sono una metafora politico-sociale, In Zombieland, sono una spinta a crescere, a allacciare dei rapporti sociali che magari nella vita “normale” non sarebbero stati possibili. La voce narrante del film, Columbus, riesce a sopravvivere attendendosi alla sua lista di regole. E’ una persona inquadrata, e nonostante la situazione al suo esterno sia folle, lui è rimasto quello che era: uno sfigato. Man mano che incontrerà i suoi compagni di viaggio, si dovrà confrontare con persone che hanno degli obiettivi folli (la situazione lo richiede per non impazzire).
Saranno le relazioni con gli altri personaggi e le situazioni che ne derivano che faranno compiere a Columbus un vero arco di crescita personale durante la storia.
Paradossalmente Columbus è un personaggio più vicino a Jim Levenstein di American Pie che a qualsiasi personaggio di un film di Zombie. Ed è probabilmente questo che è piaciuto al pubblico.
Nota positiva anche per gli altri personaggi, che nonostante siano un po’ stereotipati, risultano credibili.
Questo grazie anche alla libertà che gli attori hanno avuto di personalizzare ed improvvisare sul set. Soprattutto Woody Harrelson (il divo pluriomicida di Natural Born Killers) che ha quasi sempre improvvisato ogni volta che il suo personaggio va fuori di testa.
Da segnalare infine un azzeccatissimo e divertente cameo di un noto attore Hollywoodiano nel ruolo di se stesso.
Zombieland è un mix perfetto tra commedia e horror, ma riesce allo stesso tempo ad essere un film di crescita personale, di formazione. E’ nuova linfa vitale per questo genere, e lo dimostra il fatto di come sia riuscito a catturare anche i non amanti del zombie movie.
|