Halloween - The beginning
Titolo originale: Halloween
USA: 2007. Regia di: Rob Zombie Genere: Horror Durata: 109' Sceneggiature: John Carpenter
Interpreti: Malcolm McDowell, Brad Dourif, Tyler Mane, Daeg Faerch,
Sheri Moon, William Forsythe, Richard Lynch, Udo Kier, Clint Howard,
Danny Trejo, Lew Temple, Tom Towles, Bill Moseley, Leslie Easterbrook,
Steve Boyles
Sito web: www.halloweenmovies.com
Sito Italiano: www.halloweenilfilm.tiscali.it
Nelle sale dal: 04/01/2008
Voto: 6
Recensione di: Riccardo Balzano
Micheal Myers è un dodicenne che deve confrontarsi ogni giorno con una realtà familiare squallida e volgare: la madre è una spogliarellista, il padre è un alcolizzato e la sorella non gode di una buona reputazione.
L' unica figura che riesce a trasmettere un minimo di innocenza è la neonata a cui Micheal è molto affezionato.
Il ragazzino ama fare scempio di animali e la notte di Halloween non esita a uccidere gran parte della famiglia (il padre, la sorella e il fidanzato di quest'ultima). Viene chiuso in un istituto psichiatrico dal quale evade, 15 anni dopo, per cercare la sorellina.
Rob Zombie torna a narrarci la storia del giovane Myers, che dalla pellicola originale di Carpenter (Halloween : la notte delle streghe) è stata ripresa più volte per la realizzazione di alcuni sequel mediocri.
E' un film esagerato, non c'è che dire! Una morte segue l' altra in un apparentemente interminabile catena di sangue. Alla fine è lo spettatore che invoca pietà più delle vittime!. Risulta poco analizzato il personaggio di Micheal, uno psicopatico perverso, capace già all'età di dodici anni (nell'originale ne aveva sei) di progettare e realizzare omicidi dettati da un'incredibile crudeltà e spietatezza, tali da accapponare la pelle. Grande importanza è data alla maschera che accentua la duplice personalità del bambino (e che, una volta adulto, segnerà la supremazia del lato più spregevole, negativo e vendicativo): indossandola diviene pestifero, togliendosela è abbastanza quieto.
Se si va scavare in fondo, superando tutti i particolari raccapriccianti di cui si nutre il film, si scopre che la storia è di una banalità impressionante e lo spettatore si riempie gli occhi solo di sequenze paurosamente violente che alla lunga rischiano pure di annoiare!.
L'efferatezza del protagonista non può bastare a crare un film decente, uno splatter si, ma non un thriller!. L'opera di Zombie risulta dunque riuscita solo a metà, con un eccezionale ritmo incalzante, scandito dai vari omicidi (che avvengono con una media di ogni 5 minuti) ma supportata da una recitazione non tra le migliori e una fiacca colonna sonora, segnata da qualche nota graffiante rock e un piccolo accenno all'ormai celebre theme creato dallo stesso Carpenter.
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