Titolo: La Madre
Titolo originale: Mama
Spagna: 2013. Regia di: Andres Muschietti Genere: Horror Durata: 100'
Interpreti: Jessica Chastain, Nikolaj Coster-Waldau, Megan Charpentier, Isabelle Nélisse, Julia Chantrey, Jane Moffat, Jayden Greig, Sydney Cross, Morgan McGarry, Kevin Kirkham, Pamela Farrauto, Maya Dawe, Tyler Curnew, Sierra Dawe, Javier Botet, Daniel Kash
Sito web ufficiale: www.mamamovie.com
Sito web italiano: www.lamadre-ilfilm.it
Nelle sale dal: 21/03/2013
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Daria Carta
L'aggettivo ideale: Riuscito
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C'è di più del cinema da menù in offerta alle mense dell'horror seriale,in questo "Mama",dove il regista Andy Muschietti sembra declinare esoterismo e paura nelle voci del dramma psicologico.
Sarà anche per l'influenza di Guillermo del Toro,produttore esecutivo del lavoro e comunque dotato artista del brivido,ma al regista,qui al suo primo impegno per il grande schermo,va conferito il merito di un film di paura genuino e suggestivo,dove gli inevitabili clichès di genere sono corredati da una architettura scenica e narrativa coinvolgente e di tutto rispetto.
Muschietti dilata in "Mama" uno short scritto con la sorella Barbara e ne fa un film dove la paura è modellata nelle forme di un dramma psicologico che non si arena nelle secche della percezione visiva,ma sonda nelle emozioni e risveglia i sensi a sopite inquietudini.
Nel prologo del film Jeffrey (Nicolaj Coster-Waldau),vittima della crisi finanziaria del 2008,uccide i suoi soci e fugge portando con sè le sue due bambine,Victoria e Lilly,e trova rifugio in un capanno abbandonato in mezzo ai boschi.
Disperato,l'uomo,stringendo le piccole a sè,decide di porre fine alle loro vite,prima di annientarsi a sua volta,ma una presenza si materializza nell'aria, salva le bambine e trascina all'esterno il padre.
Cinque anni dopo il fratello di Jeffrey, Lucas (sempre Coster-Waldau),mai persosi d'animo nella ricerca delle bimbe,finalmente le ritrova,ancora nascoste nella capanna nei boschi,completamente abbandonate a loro stesse e con gravi difficoltà comportamentali.Come hanno potuto sopravvivere tutti quegli anni senza nessuno al loro fianco?
Sporche,incapaci di emettere suoni articolati e estremamente sospettose,come piccoli animaletti selvatici,le bambine vengono subito prese in cura dal dottor Dreyfuss (Daniel Kash),psichiatra dell'infanzia e in seguito affidate allo zio Lucas e alla fidanzata Annabel (Jessica Chastain),musicista alternativa e poco lusingata dalla possibilità forzata di diventare madre adottiva.
La formazione della nuova famiglia non è senza problemi.
Victoria pare reagire bene,ma Lilly accenna sovente ad una "Mamma" che vede solo lei,mentre un'entità oscura e inquietante si aggira nella casa.
Quando delle ricerche del dottor Dreyfuss conducono ad omicidi commessi tempo prima non lontano dalla casa nel bosco e Lucas rimane coinvolto in un incidente,Annabel si ritrova sola in una casa abitata da una presenza minacciosa che reclama quanto le appartiene.
Forse Muschietti beneficia del talento di del Toro,maestro scultore della paura nelle storie dell'immaginifico popolare,fattostà che "Mama" privilegia delle qualità di un cinema di livello più che decoroso.
Qualche fraseggio alla maniera di Dario Argento sparso qua e là negli spunti del racconto - i disegni infantili e tragici sulle pareti e le righe delle stesso score ne evocano il modo di regia - non tolgono al lavoro un'identità intensa e forte,dove gli stereotipi - ce ne sono - vengono superati da una attenzione speciale al ritmo e alla cadenza narrativa.
Muschietti riesce a scavare nei recessi dell'immaginazione dei bambini,messi nel centro di una storia sul ruolo della figura materna nelle pagine dei racconti fantasy.
Più che visiva,la paura si fa psicologica e si crea nei silenzi,nei viraggi dei colori,nelle gestualità,ma soprattutto prende corpo nel tatto dell'invisibile,nell'incertezza e nei sospetti che il racconto insinua fra la realtà e la fantasia.
Porte che cigolano,armadi che si aprono senza rivelare nessuno all'interno - ordinari ricorsi al cinema "Paranormal Activity" - borbottii,suoni ed echi provenienti dai condotti di aereazione,corridoi vuoti,cantilene e sospiri,sono spunti solo occasionali per tessere un senso di angoscia più obliqua e sfuggente,che reclama una rivelazione messa al confine fra la realtà e l'immaginazione concepita nelle piccole menti di bambini che chiedono una madre.
Il film soffre solo in epilogo del ricorso al digitale,dove la manifestazione di Mama disincanta,ma altrove ne crea uno scenario suggestivo e affascinante,come le intense immagini del sogno di Lucas,surreali e agghiaccianti.
"Mama" è una intrigante ghost story dall'atmosfera intensa e vibrante,sottile e a tratti ironica,punto d'incontro fra horror e fantasy,con tensione ed energia che coniugano dramma e sgomento declinandoli nei colori di una paura che si fa palpabile ai confini di quell'universo infinito e insondabile dove prfino gli spettri incarnano l'amore che lega le madri alle loro creature.
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