Riflessi di paura
Titolo originale: Mirrors
USA: 2008. Regia di: Alexandre Aja Genere: Horror Durata: 110'
Interpreti: Kiefer Sutherland, Amy Smart, Paula Patton, Cameron Boyce, Erica Gluck, Jason Flemyng
Sito web: www.mirrorsmovie.com
Nelle sale dal: 03/10/2008
Voto: 4
Trailer
Recensione di: Dario Carta
Ben Carson,(Keifer Sutherland),è un detective allo sbando,senza lavoro,preda dell'alcool e con una famiglia che si sta sgretolando.
Senza punti di riferimento ed una vita gettata,l'uomo trova la possibilità di un impiego come guardiano notturno presso un Departement Store abbandonato,in completa rovina dopo l'incendio che cinque anni prima ha devastato ogni sua struttura,provocando molti morti ed altrettante persone gravemente ustionate.
La notte scende nei tetri saloni,portando con sè oscure presenze e malefici demoni intrappolati negli specchi alle pareti,unici oggetti a non essere stati distrutti dal fuoco.
Ben viene risucchiato in una orripilante vicenda di anime perse dietro le superfici di vetro che riflettono malvagità e morte,dove ogni aspetto viene duplicato in una maligna dimensione.
L'idea di un ego che possa trovarsi scisso in due realtà diverse,materializzabili in ogni momento,affascina l'attenzione verso la complessità dell'animo e della mente umana.
Ma questo spunto viene sviluppato secondo una sceneggiatura incapace di coglierne le ragioni profonde e si limita a raccontare i profili più banalmente scontati dando luogo a situazioni ilari e scompattate, raccolte in un blando racconto fiaccamente imbastito.
Buona possibilità,ma sprecata,l'idea dello specchio come mezzo ambiguo di percezione,di riflessione sugli aspetti di una natura deformata,di una vanità visceralmente radicata in un io aggrappato ad una verifica autoprospettica.
La sceneggiatura scritta a quattro mani dal regista Alexandre Aja,("Le colline hanno gli occhi") e da Gregory Lavasseur,non è stata in grado di catturare e portare a pieno sviluppo un aspetto di sicuro interesse,che resta arginato in un vacuo procedimento narrativo,senza aver modo di trasfigurarsi in una esposizione appagante.
Negli specchi non c'è nulla,nessuna inquietudine,nessuna angoscia,ma solo una vuota eco di banali trovate che girano a vuoto attorno agli sbadigli di chi le sta ad osservare.
Non è opportuno cercare le tracce di "The Ring", del "Sesto senso", o di "Shining",nelle folle visioni di Carson.
In "Riflessi",non c'è il costrutto e l'anima di quelle pellicole,e,dopo l' efficace effetto dei titoli di testa,dove New York si specchia in sè stessa,quanto di più verosimile offre il film,è l'insistente ricorso ad abusati stilemi narrativi,che hanno come unico risultato quello di trascinare lo spettatore in una sensazione di noioso imbarazzo.
Purtroppo,"Riflessi di paura" si ferma al livello di un horror di anima cheta,povero di adrenalina,con una suspence che non regala tensione,che corre attorno ad una storia vuota e povera di vigore.
Dispiace,che Keifer Sutherland,nonostante i suoi tentativi di uscire dall'orbita di Jack Bauer, non sia riuscito a regalare emozioni,in un psico-horror,dove follia,esoterismo e religione fluttuano senza dar corpo ad un film che si trascina stancamente fino ad un finale che lo riscatta,ma solo nei suoi ultimi due minuti.
|