Titolo: Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar
Titolo originale: Pirates of the Caribbean: Dead Men Tell No Tales
USA 2017 Regia di: Joachim Rønning, Espen Sandberg Genere: Avventura Durata: 135'
Interpreti: Johnny Depp, Kaya Scodelario, Brenton Thwaites, Orlando Bloom, Javier Bardem, Geoffrey Rush, David Wenham, Stephen Graham, Martin Klebba, Jack Davenport, Kevin McNally, Keith Richards, Adam Brown, Jessica Green
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Nelle sale dal: 24/05/2017
Voto: 5
Recensione di: Luca Orsatti
L'aggettivo ideale: Bollito
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Certo facile non dev’essere stata la produzione di questo quinto, controverso, capitolo di una delle saghe più redditizie di Casa Disney, iniziata nel 2003 grazie a Gore Verbinski, regista della prima trilogia e che riuscì a revisionare il cinema piratesco dato ormai per morto da tempo e riletto in una chiave post-moderna che, tra estimatori e riluttanti, si è protratta fino al 2007 per tre capitoli che nel complesso hanno guadagnato oltre 2 miliardi e 600 milioni di dollari, chiudendo degnamente una saga sempre più stratificata e surreale ma di certo effervescente ed innovativa.
Nel 2011 si decise di proseguirla, dandola in mano a Rob Marshall e senza i personaggi interpretati da Orlando Bloom e Keira Knightley tanto cari ai fans con il risultato di un film che guadagnò comunque oltre il miliardo di dollari ma che ricevette una risposta più fredda dal pubblico, episodio dichiarato ‘minore’ e auto conclusivo.
Fu da allora che lo stesso Johnny Depp iniziò un periodo di ‘decadenza’ del suo status all’interno dell’industria hollywoodiana, continuando a lavorare ma preda dei suoi stessi caratteri, confezionando una sequenza di flop o progetti poco ben accolti da pubblico e critica.
E da questo la produzione di un quinto fu molto travagliata fino ad annullare la storyline iniziata con Oltre i confini del mare (2011) e provando a ripartire dai punti più favoriti del pubblico per “rinfarcire” il franchise. Il risultato è che Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar torna ad essere un episodio che, seppur detiene una regia più salda e dinamica del duo Ronning e Sandberg (Bandidas, Kon-Tiki), si appoggia agli elementi forti della trilogia originale (ai tempi più innovativi) riscaldando un brodo già visto in un primo atto lento e poco dinamico ed un secondo che si riscalda ma a cui non si perdonano scelte narrative che sminuiscono persino la costruzione dei primi tre episodi (vedasi la storia riguardante Will Turner, Elizabeth Swan e il loro figlio).
Per quanto apprezzabili i richiami di stile e forma al primo episodio, tutto sembra ormai stanco e manca il coraggio di costruire un cattivo all’altezza o superiore ad un Davy Jones (ancora Javier Bardem in un ruolo sopra le righe, piatto e senza sfumature), la voglia di rinnovare o rinsaldare il carattere di un Jack Sparrow ormai macchietta di se stesso e di osare un vero inizio di una nuova trilogia, ripiegando su un ennesimo episodio auto conclusivo che non dona il tempo necessario alla narrazione di raggiungere il climax di un’epica che la prima trilogia, seppur tra alti e bassi, era riuscita invece a raggiungere.
Trailer
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