Suxbad – 3 menti sopra il pelo
Titolo originale: Superbad
USA: 2007. Regia di: Greg Mottola Genere: Commedia Durata: 114'
Interpreti: Jonah Hill, Michael Cera, Christopher Mintz-Plasse, Seth Rogen, Billy Hader, Emma Stone, Martha McIsaac, Aviva Farber
Sito web: www.sonypictures.com/movies/superbad
Voto: 7
Recensione di: Pasquale Russo
A ciascuna il suo.
A ciascuna generazione il suo film di riferimento, il suo teen-movie identificativo. Dieci anni fa American Pie ha lasciato il segno negli ormai ventenni di oggi. Ancora dieci anni prima furono Porky’s, La rivincita dei Nerds e La donna esplosiva. Prima ancora, il fantastico American Graffiti di George Lucas.
Insomma, ogni decade qualcuno si rimbocca le maniche e dipinge un affresco sugli adolescenti americani e il loro problema principale. Il sesso.
Vediamo com’è andata questa volta.
Seth e Evan stanno per finire il liceo e, pur non essendo proprio dei novizi, risentono dello stress pre-universitario per non averlo ancora “fatto”. A tal proposito Seth ha le idee ben chiare, ripone le sue ultime chance nei party di fine corso, dove spera di far ubriacare qualcuna e portarsela a letto. Evan invece, un tipo più emotivo, aspira ad un momento speciale con Becca, una ragazza che da tempo gli fa il filo ma alla quale lui non ha il coraggio di concedersi.
L’occasione capita a pennello quando Jules, una delle più ambite della scuola, chiede a Seth, durante la lezione di economia domestica, se vuole venire alla festa che lei ha organizzato a casa sua. Combinazione vuole che Fogell, uno strambo amico dei due ragazzi, si sia appena fatto fare una patente falsa mettendo così nelle loro mani il più grande potere e la più grande responsabilità, procurare gli alcolici per il party. E con questa missione i tre si metteranno, durante un'unica notte di follia, in un mare di guai e di situazioni ai limiti del paradossale pur di raggiungere il loro scopo ultimo, fare sesso.
La scuderia di Apatow, quello di 40 anni vergine per intenderci, sforna un’altra gallina dalle uova d’oro. Negli Stati Uniti il film ha avuto un gran successo anche se ormai le commedie prodotte, e anche dirette, da quello che sembrerebbe essere l’erede di Kevin Smith hanno tutte il medesimo esito.
A tal proposito, mettiamo subito in chiaro che il regista Greg Mottola non se l’è cavata affatto male. Ma i meriti vanno comunque spartiti con due giovani sceneggiatori.
Il soggetto è stato scritto, e sceneggiato, a quattro mani da Evan Goldberg e Seth Rogen, che nel film interpreta anche l’agente Michaels. La storia, per loro stessa ammissione, sembrerebbe essere semi-autobiografica.
In effetti, bisogna riconoscergli il pregio di aver posato uno sguardo lucido sull’attuale generazione. E’ esaltante vedere finalmente dei personaggi, maschili e femminili, che parlano come davvero fa la loro controparte reale. Termini volgari, frasi oscene, pensieri perversi e quant’altro esce dalla bocca dei protagonisti senza risultare eccessivo. I dialoghi di Seth e Evan non sembrano scritti con l’intenzione di creare una pedissequa vis comica da circostanza, ma piuttosto paiono rubati, e trascritti, da reali conversazioni di giovani liceali smaliziati.
Divertenti per la semplicità dei ragionamenti e la grossolana elaborazione delle proprie emozioni.
Ovviamente non si può non sprecare qualche buona parola anche sul giovane cast di Superbad, nel quale spiccano proprio i tre simpatici protagonisti. Jonah Hill e Micheal Cera , rispettivamente Seth e Evan, mostrano una certa alchimia nel palleggiarsi le battute. Il loro stile recitativo è pacato, non si concede mai troppo alle smorfie o alla pantomima. Contrariamente all’irresistibile Christopher Mintz-Plasse, il mitico Fogell, che fa della gestualità un suo segno identificativo, creando un personaggio/macchietta molto riuscito e molto divertente.
Il tutto potrebbe essere confezionato con una regia banale o comunque conforme a certi canoni già testati e efficaci. Invece, no. Greg Mottola punta sul particolarismo. Le soggettive ben aderiscono agli stati d’animo degli interpreti, come quella nella scena finale dove lo sguardo di Evan fissa in lontananza Seth dalla scala mobile. La camera a spalla aumenta l’enfasi di alcune situazioni. Una per tutte, l’attesa dei due nel parcheggio mentre Fogell compra i liquori.
Più in generale anche la fotografia di Russ T. Alsobrook fa il suo dovere senza particolari guizzi artistici. L’illuminazione, per quanto non lo sia, appare naturale e nelle sequenze girate in digitale ben si presta ai contrasti forti.
Un vero peccato che il film nella seconda parte abbia delle cadute di tono e dei rallentamenti.
Un ritmo costante lo avrebbe reso migliore, dato che in effetti, in questo caso, sentimenti come affetto, sensibilità e paura, possono tranquillamente rimanere sottointesi nel contesto comico, senza avere bisogno di scene più “elevate” e seriose che mal si addicono all’atmosfera generale.
Concludendo, ritengo che questo Superbad sia sostanzialmente un prodotto riuscito e al di sopra degli standard, non troppo elevati, della commedia di questo genere.
P.S. - Deliziosi i titoli di testa stile anni settanta, supportati da sonorità Funk che accompagneranno anche il resto del film.
Immensi, i dissacranti titoli di coda.
|