Come Dio comanda
Scritto da Francesco Manca   
lunedì 29 dicembre 2008

Come Dio comanda
Titolo originale: Come Dio comanda
Italia: 2008. Regia di: Gabriele Salvatores Genere: Drammatico Durata: 103'
Interpreti: Elio Germano, Filippo Timi, Fabio De Luigi, Alessandro Bressanello, Angelica Leo, Vasco Mirandola, Vasco Mirandola, Alvaro Caleca, Carla Stella
Sito web: 
Nelle sale dal: 12/12/2008
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Francesco Manca

comediocomanda_leggero.jpegDopo il bellissimo “Io non ho paura” (2003), uno dei migliori cineasti italiani degli ultimi anni, tale Gabriele Salvatores, torna sul grande schermo con un nuovo adattamento di un romanzo dello scrittore romano Niccolò Ammaniti, dall’emblematico titolo di “Come Dio comanda”.
Il film di Salvatores narra le vicende di Rino (Filippo Timi), un padre autoritario, violento e xenofobo che vive in una piccola casa di campagna insieme a suo figlio Cristiano (Alvaro Caleca), un ragazzino di 14 anni dal carattere introverso e solitario.
Il loro unico amico, Quattro Formaggi (Elio Germano), è un ragazzo ritardato che, tempo prima, è rimasto fulminato da alcuni cavi elettrici, il quale ha, come uniche“passioni”, la pizza (da qui il suo soprannome) e la porno star protagonista di un film hard che la sua televisione trasmette ininterrottamente.
“Come Dio comanda” è un film (volutamente e dichiaratamente) disilluso e pessimista, che si rispecchia in tutto e per tutto nella personalità dei suoi personaggi, inevitabilmente circondati di una gigantesca nuvola di tristezza ed ostilità, che nutrono disprezzo e paura verso il prossimo, convinti che nulla e nessuno li possa salvare dalla loro tragica e vacua esistenza.
Ma, forse, l’unico ad avere un solo briciolo di speranza in questa opera è proprio il regista Salvatores, che stabilisce dei punti d’accordo tra i protagonisti della sua pellicola, ovvero: la pioggia, un elemento che farà da sfondo, o meglio, da vero e proprio personaggio della storia, per gran parte della seconda frazione del film, e la canzone “She’s the One” di Robbie Williams.
La pellicola è inoltre fornita di una ragguardevole dose di violenza, che rappresenta sicuramente un altro aspetto che accomuna i personaggi, indipendentemente dal fatto che di questa stessa violenza si sia l’artefice o la vittima.

Per quanto riguarda la struttura narrativa, Salvatores costruisce, dunque, un’opera di altissima, pregiata e rara qualità, che dedica molto spazio a molteplici temi trattati con molta sicurezza e sapienza, mentre, per quanto concerne, invece, l’ambito tecnico, il regista concede, invece, uno spazio più marginale e meno curato ed approfondito, constatabile da un montaggio non sempre coerente e da una fotografia che si mantiene su livelli non eccelsi, ma nonostante ciò, la pellicola riesce comunque a mantenere un fascino indiscusso ed una suggestività non indifferente.

Gran parte del merito per la riuscita del film va, oltre che alla direzione di Salvatores, allo spettacolare cast che vanta delle sontuose prestazioni recitative di tutti gli interpreti. Filippo Timi dona al film un carisma particolare e (splendidamente) feroce, mentre il mimeticissimo ed istrionico Elio Germano fornisce un’impronta sofferta e tormentata.
Il giovane Alvaro Caleca dimostra ottime attitudini che, si spera per il nostro cinema, verranno consolidate appieno. Degna di nota anche la performance di Angelica Leo nel ruolo dell’amica di Cristiano (Caleca), mentre, piuttosto modesta quella di Fabio De Luigi nei panni dell’assistente sociale.
“Come Dio comanda” è, quindi, un film dotato di una forza e una potenza di cui il cinema italiano necessita ormai da parecchi anni, e nonostante le lieve pecche tecniche, il film di Salvatores può benissimo aspirare ad essere uno dei migliori prodotti della stagione.