Gli spietati
Titolo
originale: Unforgiven
USA: 1992. Regia di: Clint Eastwood Genere: Western Durata: 127'
Interpreti: Morgan Freeman, Gene Hackman, Richard Harris, Clint Eastwood, Frances Fisher, Saul Rubinek, Jaimz Woolvett, Anna Levine, David Mucci, Rob Campbell, Anthony James, Tara Frederick, Beverley Elliott, Liisa Repo-Martell, Josie Smith, Lochlyn Munro.
Sito web:
Nelle sale dal:
1992
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
Un gruppo di prostitute promette mille dollari a chi ucciderà due cowboy che hanno sfregiato una di loro.
La notizia giunge a Will Munny (Clint Eastwood), un ex pistolero vedovo con due figli, che accetta e parte alla volta della cittadina con l'amico Ned (Morgan Freeman). Il crudele sceriffo Little Bill (Gene Hackman) si oppone con una legge tutta sua.
"E' dura uccidere un uomo, gli togli tutto quello che ha, e ciò che sperava di avere!" Una frase di grande impatto quella pronunciata da Will al ragazzo che ha appena ucciso un essere umano per la prima volta. Essa riassume in poche parole l'integrità di un ex pistolero che comprende il valore della vita e sa cosa è il dolore. Tuttavia è necessario dire che il protagonista Will perviene a questa esclamazione fortemente moralistica a causa di un passato tutt'altro che integerrimo, segnato invece da omicidi e rapine compiuti senza alcuno scrupolo. Siamo di fronte ad un uomo profondamente cambiato, si è sposato, ha avuto due figli e grazie alla famiglia ha cessato di essere un assassino, abbandonando un'esistenza violenta e i vapori del whisky che lo inebriavano.
La storia del pistolero redento è quella di un destino che torna a bussare alla porta e viene scelto per una nobile causa: Will è povero, vedovo, proprietario di una casa umile con qualche animale da nutrire e due bambini da mantenere, e trasale silenziosamente alla prospettiva di poter guadagnare una somma discreta per "assicurare un futuro ai suoi figlioli". La sua ritrovata e ormai solida umanità entra in conflitto con il dover compiere nuovamente un delitto, anche se questo riguarda due energumeni violenti. Egli deve, poi, confrontarsi con il tempo, è invecchiato, più goffo, tale consapevolezza non ha bisogno di essere confermata dall'amico Ned.
Delineato il personaggio, gli si crea tutt'intorno il classico sfondo del West, includendo ovviamente tutti gli elementi tipici del genere, i vasti paesaggi selvaggi, i saloon saturi di ubriache risate, le prostitute, la brama di denaro e un antagonista, che però è uno sceriffo padrone di una legge fatta rispettare con metodi alquanto discutibili. La cinepresa di Clint Eastwood gioca seriamente con campi lunghi, inquadrature a figure intere e controcampi non troppo serrati, una regia d'ampio respiro che ripercorre temi classici appresi da un grande maestro quale Sergio Leone.
Il cineasta italiano ha lanciato Eastwood nel firmamento cinematografico con la trilogia del dollaro, per poi consegnarlo al grande cinema statunitense e alla serie dell'ispettore Callaghan che lo ha definitivamente consacrato.
Clint ha reso omaggio al suo pigmalione di un tempo alla cerimonia degli Academy Awards.
"Gli spietati" vinse meritatamente quattro oscar, miglior film, regia, montaggio e attore non protagonista a Gene Hackman, rimanendo un cult del western americano.
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