L’uomo che fissa le capre
Scritto da Francesca Caruso   
lunedì 09 novembre 2009

L’uomo che fissa le capre
Titolo originale: The men who stare at goats
USA: 2009 Regia di: Michael Moore Genere: Commedia Durata: 90'
Interpreti: Jeff Bridges, George Clooney, Kevin Spacey, Ewan McGregor, Robert Patrick, Stephen Root, Stephen Lang, Terry Serpico, Glenn Morshower, Rebecca Mader, Nick Offerman
Sito web: www.themenwhostareatgoatsmovie.com
Nelle sale dal: 06/11/2009
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Sorprendente

L'uomo che fissa le capreL’uomo che fissa le capre è sicuramente un titolo più che opportuno nello stuzzicare l’interesse del lettore prima (il film è tratto dall’accurato libro omonimo del giornalista Jon Ronson) e dello spettatore poi. Dà subito un immagine di una storia bizzarra e proprio per questo accattivante.
Il produttore e attore Grant Heslov desiderava già da tempo attuare il passaggio dietro la macchina da presa e l’occasione è arrivata dopo aver letto una prima sceneggiatura di Peter Straughan.
La storia de L’uomo che fissa le capre per quanto possa sembrare stravagante e inverosimile racconta degli eventi che sono realmente accaduti.
Straughan ha fatto solo alcune modifiche laddove ce n’era bisogno, allontanandosi dai fatti nudi e crusi e creando una serie di eventi e personaggi inventati ma ispirati alla realtà descritta nel libro. Jon Ronson, nel suo libro, descrive la storia del Primo Battaglione della Terra, un’unità sperimentale dell’esercito americano, che si dedicava allo studio della mente e di formare dei guerrieri sensitivi, che fossero in grado di utilizzare la loro mente come un arma.

La storia del film prende l’avvio dal giornalista Bob Wilton che, dopo essere stato lasciato dalla moglie per il suo capo, vuole recarsi in Iraq per realizzare uno scoop che lo faccia risaltare agli occhi di lei. Nell’attesa, lo scoop gli piomba dal cielo, Bob incontra Lyn Cassidy, che sostiene di essere stato reclutato da un’unità segreta dell’esercito, la New Earth Army. I soldati venivano addestrati nello sviluppare i poteri psichici ed essere in grado cosi di attraversare i muri, diventare invisibili e fermare il cuore di una capra fissandola intensamente negli occhi.
L’uomo, ora in congedo, deve recarsi in Iraq, Bob gli chiede di poter andare con lui, così che gli possa raccontare l’intera storia. Il loro cammino li condurrà alla verità.
Si comincia a ridere fin dalla prima scena, che introduce in modo esilarante il fulcro del film, la convinzione di sviluppare poteri paranormali e usarli per combattere i nemici da parte dei militari.
Il regista ha voluto raccontare una storia che, accanto all’umorismo, è composta da vari aspetti che ne determinano la sua completezza.

C’è l’aspetto politico, in cui un gruppo di uomini dell’esercito studia la guerra psicologica, per essere all’avanguardia nei confronti delle altre nazioni. Si cerca qualsiasi mezzo pur di essere alla stessa stregua del nemico o amico che ci si trova di fronte, trovando soluzioni alternative e originali.
C’è l’amicizia tra due uomini, che comprendono l’uno l’animo dell’altro, entrambi si sentono smarriti, sentono di aver perso lo scopo per cui hanno lottato finora e non sanno quale strada scegliere. Molto bella la sequenza in cui Bob e Lyn si trovano ad un bivio nel deserto, il regista sottolinea lo smarrimento del loro animo anche con lo smarrimento fisico condendolo di un umorismo assolutamente irresistibile.

Il giornalista è il personaggio al quale si riallacciano, in un modo o in un altro, tutti gli altri, rappresenta il tramite attraverso il quale lo spettatore viene messo al corrente dell’intera storia, è lui che fa le domande ed espone le informazioni man mano che le acquisisce, facendo le incredibili scoperte insieme allo spettatore, ignaro di tutto come lo è lui.
È Bob che dà l’avvio agli eventi che scaturiranno, colui a cui lo spettatore si appoggia, e insieme fanno questo viaggio verso la conoscenza.
Per ciò che riguarda l’ambientazione, l’addetto ai sopralluoghi S. Todd Christensen ha percorso parecchi chilometri prima di trovare  le location giuste per rappresentare il deserto iracheno.
Il New Messico è stato scelto perché ben rappresentava ciò di cui il regista aveva bisogno dal punto di vista visivo.
Christensen ha trovato il letto di un lago oramai asciutto a Willard, New Mexico, per una sequenza particolare del film.
Grant Heslov ha saputo dar vita a un film in grado di sorprendere e grazie anche a tutti gli attori, tutti in parte, possiede una forza comunicativa che va oltre il semplice umorismo.