Bright Star
Titolo originale: Bright Star
Gran Bretagna, Australia, Francia: 2009. Regia di: Jane Campion
Genere: Drammatico
Durata: 120'
Interpreti: Abbie Cornish, Ben Whishaw, Paul Schneider, Kerry Fox, Edie Martin, Thomas Sangster, Claudie Blakley, Gerard Monaco, Antonia Campbell-Hughes, Samuel Roukin, Sebastian Armesto, Samuel Barnett, Roger Ashton-Griffiths, Olly Alexander, Sam Gaukroger, Jonathan Aris, Alfred Harmsworth, Adrian Schiller, Joyia Fitch, Sally Reeve, Will Garthwaite
Sito web: www.brightstarthemovie.co.uk/
Nelle sale
dal: 11/06/2010
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Vibrante
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La “stella lucente” del titolo porta lo spettatore nel mondo poetico e romantico di John Keats.
Bright Star è il titolo della poesia scritta da Keats per la sua vicina di casa Fanny Brawne. La regista e sceneggiatrice Jane Campion ha voluto far conoscere questa struggente storia d’amore, facendolo anche attraverso i versi intramontabili scritti dal giovane poeta, morto all’età di 25 anni, senza che abbia potuto godere della fama che ha ricevuto successivamente per la sua opera, ancora oggi studiata dagli allievi di tutto il mondo.
Questa è stata l’occasione per Jane Campion di “tornare ad accendere la luce” su questo genio poetico e sottolineare come il suo spirito viva oltre le barriere del tempo. La Fazi Editore, che si è da tempo dedicata allo studio di questa figura con passione, ha pubblicato “Bright Star. La vita autentica di John Keats” scritto dall’economista e scrittore Elido Fazi.
1818, Londra. La studentessa di moda Fanny Brawne simpatizza per il ventitreenne poeta inglese John Keats, del quale cerca di attirare l’attenzione. Poco dopo diviene la sua vicina di casa e tra i due nasce una relazione segreta, almeno all’inizio. L’amico e collega di Keats, Mr Brown, è contrario a questa relazione, trovando Fanny una civettuola incapricciatasi della novità, che presto sarà adombrata, distraendo il poeta dal suo obiettivo primario: la scrittura.
La vicinanza e l’amore di Fanny, invece, donano a Keats un nuovo fulgore poetico, creando tra le odi più belle da lui scritte.
La loro storia cresce d’intensità e lo si avverte maggiormente quando Keats si allontana da Fanny per alcuni mesi. Dopo essersi ritrovati, il poeta si ammala gravemente e tutti gli amici gli consigliano di recarsi dove il clima è più caldo, in Italia. Fanny chiede alla madre di farlo rimanere da loro fino alla sua partenza, il loro amore vivrà per sempre.
Come è solita fare la regista nei suoi film, anche al centro di quest’ultimo, mette l’esplorazione della figura femminile, l’ennesima donna di cui mostra ogni sfaccettatura, il coraggio e la ribellione verso delle regole scritte dagli uomini. Una giovane che va contro le convenzioni del periodo, quando le donne si occupano di cucito, delle faccende di casa e di partecipare ai balli per trovare un buon partito e sposarsi. Keats è pieno di debiti e senza un soldo, senza una famiglia alle spalle che lo possa aiutare, eppure Fanny scorge in lui quello spirito alto di cui è dotato, quella sensibilità e quell’essenza che hanno fatto di lui l’uomo della sua vita, da amare fino alla morte e oltre.
Quando Keats morì, Fanny lo pianse come se fossero sposati, vestendosi a lutto per tre anni. Nel 1833 si sposò ed ebbe due figli, ma tenne sempre al dito l’anello che Keats le aveva regalato e inoltre conservò le quasi quaranta lettere d’amore che il suo amato le aveva inviato.
Campion è stata attirata e invogliata a realizzare questa storia d’amore viscerale, per l’espressione unica del dolore, della bellezza e dell’innocenza che i due amanti provano l’uno verso l’altra.
La regista ha deciso di raccontarla attraverso gli occhi di Fanny, che permette allo spettatore di scoprire Keats e la sua poesia insieme a lei. Abbie Cornish incarna perfettamente Fanny, mostra la sua determinazione e solarità contrapposte a una successiva disperazione e rigore finale con naturalezza e veridicità.
Lo stesso dicasi per Ben Whishaw che delinea il candore di un giovane e il suo amore per l’arte e per una donna che rappresenta un qualcosa a cui poter anelare, una stella che lo irradi di lucentezza.
Le riprese sono state effettuate tra aprile e maggio 2008 a Bedfordshire, in Inghilterra e una giornata a Roma.
La residenza di Hyde House ha permesso di utilizzare una sola location, col vantaggio di non dover disperdere tempo ed energie.
La storia d’amore è accompagnata dai versi di Keats, che descrivono il loro amore crescente, parallelamente alle difficoltà crescenti che si frappongono al loro poter stare insieme. Le poesie di Keats sono poste dalla regista nell’intreccio in maniera naturale e comprensibile, risultando un tutt’uno con l’artista.
“Ero determinata a inserire quanta più poesia possibile” ricorda la regista “La poesia ti rimane dentro”.
Bright Star è un film che parla di un amore struggente, di un’ossessione romantica, come di rado si sente parlare nella realtà o al cinema, che riesce a coinvolgere ed emozionare. Jane Campion ancora una volta mostra la sua sensibilità.
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