Bitch Slap - Le superdotate
Titolo originale: Transformers: Bitch Slap
USA: 2009. Regia di: Rick Jacobson
Genere: Azione
Durata: 105'
Interpreti: Julia Voth, Erin Cummings, America Olivo, Michael Hurst, Ron Melendez, William Gregory Lee, Minae Noji, Kevin Sorbo, Lucy Lawless, Renée O'Connor, Dennis Keiffer, Scott Hanley, Mark Lutz, Debbie Lee Carrington, Zoe Bell, Robert Mammana, Rich Kirby, Jim Klock
Sito web ufficiale: www.bitchslapmovie.com
Sito web italiano: www.lesuperdotate.it
Nelle sale
dal: 22/07/2011
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Strumentale
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Negli intenti del regista e della produzione “Bitch Slap” è un omaggio a quei B-movie, in cui c’è una forte presenza femminile e le cui grazie vengono messe in mostra per attirare ogni maschio con gli ormoni su di giri.
Il film racconta la storia di tre ragazze mozzafiato e letali, che si ritrovano a collaborare per riuscire ad impossessarsi di un bottino molto lucroso, appartenente a un boss della malavita - col quale non è bene scherzare.
Trixie, Hel e Camero sono tre personalità diverse, che non si fidano l’una dell’altra.
Tutte nascondono un segreto e nessuna è chi dice di essere.
Alla fine il nemico da combattere lo troveranno l’una nell’altra, in un confronto a viso aperto che le porterà a trovare più di quanto cercano.
Il regista Rick Jacobson, qui anche co-sceneggiatore e co-produttore, ha girato numerosi corti prima di arrivare a realizzare il suo primo lungometraggio “Full Contact” (1991). “Bitch Slap” è il primo film prodotto dalla casa di produzione fondata insieme all’amico e collega Eric Gruendemann, co-sceneggiatore.
La pellicola possiede una serie infinita di cliché su ciò che piace e fomenta lo sguardo maschile: dalle inquadrature del corpo delle tre fanciulle, ripreso nel dettaglio – seni, cosce, sedere – a secchiate d’acqua che bagnano i vestiti attillati. Il regista non tralascia un bacio tra donne e qualcosa di più, e poi come non menzionare una lotta nel fango. Il film, soprattutto la prima parte, diviene una passerella per le tre belle ragazze, che piacerà a una parte di pubblico. L’azione bizzarra non manca e la seconda parte è dedicata ad un corpo a corpo tutto al femminile.
La presenza maschile si riduce a due personaggi, che sono sottomessi al “girl power”.
Jacobson sembra voler dire che le donne possono fare tutto da sole, hanno sia l’intelligenza che i mezzi per farlo, in più sanno essere spietate come un uomo e non guardano in faccia nessuno.
Un pizzico di sangue e di violenza, qualche esplosione, armi di grosso calibro e la miscela è servita. L’inizio promette bene: una volta tanto sono le donne a malmenare un uomo, a fargli sentire dolore e sputare sangue.
Il piccolo tirapiedi Gage, tuttavia, non perde la sua boria e, come qualsiasi uomo, inveisce contro di loro con l’unica arma a sua disposizione: la lingua. È presente anche un po’ d’ironia, che poi si disperde nell’evolversi degli eventi.
Rick Jacobson ha confezionato un film che poteva offrire molto di più, approfondendo i suoi personaggi invece di metterli solo in mostra.
In effetti però visto il genere che ha voluto omaggiare non poteva essere altrimenti. Quando si scopre la vera identità delle tre donne oramai i personaggi hanno perso la loro credibilità, tuttavia le attrici si sono cimentate bene nei rispettivi ruoli.
“Bitch Slap” è un film dal forte richiamo estetico e sessuale, che strizza l’occhio all’exploitation movie, genere che tra gli anni ’50 e ’70 ha visto nascere film diventati oggi di culto, rivalutati per la loro linea nostalgica e ironica.
I film d’exploitation sono quelle pellicole che non si distinguono per i contenuti, ma per l’enfasi di alcune caratteristiche presenti in esse - come la violenza e il sesso. Il cinema contemporaneo ha trovato ispirazione in questo genere, un esempio brillante lo è “Grindhouse” di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez e “Bitch Slap” può considerarsi parte di questo filone.
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