Un tuffo nel passato
Titolo originale: Hot Tub Time Machine
USA: 2010. Regia di: Steve Pink
Genere: Commedia
Durata: 101'
Interpreti: John Cusack, Rob Corddry, Craig Robinson, Clark Duke, Crispin Glover, Lizzy Caplan, Chevy Chase, Sebastian Stan, Lyndsy Fonseca, Collette Wolfe, Charlie McDermott, Kellee Stewart, William Zabka, Jessica Paré, Crystal Lowe, Brendan Fletcher, Rob LaBelle, Julia Maxwell, Crystal Tisiga, Raj Lal, Jacob Blair, Jamie Switch, Rhys Williams, Geoff Gustafson, Michael Roberds, Blaine Anderson
Sito web ufficiale: www.hottubtimemachinemovie.com
Sito web italiano:
Nelle sale
dal: 24/06/2011
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Lorenzo Pedrazzi
L'aggettivo ideale: Spassoso
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Adam, Nick e Lou sono tre amici quarantenni, insoddisfatti della vita e con poche aspettative per il futuro. Quando Lou tenta il suicidio, Adam e Nick decidono di portarlo nella località sciistica dove trascorrevano le vacanze da ragazzi, il Kodiak Valley Ski Resort, e dove hanno vissuto ogni genere di avventura sessuale e sentimentale.
A loro si unisce Jacob, il nipote ventenne di Adam, ma quando il gruppo raggiunge la meta scopre che le cose sono molto cambiate: Kodiak Valley non è più una vivace località di villeggiatura, ma una cittadina trascurata e semi-abbandonata.
Avviliti e un po' depressi, cercano di consolarsi con un bagno nella vasca idromassaggio del loro hotel... scoprendo, dopo una notte di bagordi, che il tempo si è riavvolto e che sono stati tutti catapultati nel 1986. Fra amori nuovi e vecchi, dovranno trovare il modo di tornare al presente...
«Hey look, it's the douchbag from Karate Kid 3!»
Le generazioni nate nei primissimi anni Ottanta - o che negli anni Ottanta hanno vissuto la propria adolescenza - si stanno scontrando con l'inevitabile scoglio dell'età adulta, e soprattutto con l'abbandono «di quella sognante aspettativa che provavi a quindici anni, o a venti, o addirittura a venticinque, quando sentivi che da un momento all'altro la persona più perfetta del mondo poteva capitare nel tuo negozio, o nel tuo ufficio, o alla festa del tuo amico...», per citare Nick Hornby. Insomma, le illusioni giovanili scompaiono prematuramente anche per chi giovane lo è ancora, e questo processo di disincanto, insieme alla nostalgia dei "bei tempi gloriosi", rappresenta una tendenza molto coerente con l'attuale revival degli stessi anni Ottanta, che oscilla fra l'ossessione per il sequel/remake (My Bloody Valentine, Nightmare, Fright Night, Indiana Jones, Tron...) e la produzione di deliziose opere originali, che a quel decennio si rifanno nello spirito (The Hole 3D, Easy-A).
Del secondo gruppo, seppure qualche gradino più in basso rispetto ai film citati, fa parte anche il divertente Hot Tub Time Machine, titolo che deriva dal bizzarro "mezzo" con il quale i protagonisti viaggiano indietro nel tempo, una vasca idromassaggio.
La nostalgia per gli anni Ottanta è oltremodo palese, e le citazioni si sprecano: da Ritorno al futuro (con il quale condivide l'idea della manipolazione del passato per migliorare il presente) fino a 21 Jump Street, da Karate Kid ad Alba rossa, senza dimenticare la presenza come interprete e produttore di John Cusack, uno dei volti-simbolo del brat pack.
Emblematiche, però, anche le partecipazioni di Crispin Glover (protagonista di una spassosa gag ricorrente) e soprattutto di quel Chevy Chase che nell'irresistibile serie Community ha trovato nuova linfa vitale, e che qui svolge il ruolo di deus ex machina. Il copione di Josh Heald, Jarrad Paul e Sean Anders amalgama tali riferimenti in modo sensato e non troppo forzato, offrendo al contempo alcuni dialoghi surreali e battute potenzialmente cult, a patto di accettare la prospettiva interamente maschile - e goliardica - della storia.
Così, sostenuti dal buon ritmo del regista Steve Pink (co-sceneggiatore di Alta fedeltà), questo scapestrato branco di avventurieri temporali finisce anche per suscitare un po' di tenerezza, e il loro riscatto ha senz'altro qualcosa di catartico: come accade generalmente nelle commedie fantastiche - non solo Ritorno al futuro, ma anche Ricomincio da capo - le seconde occasioni sono un'opportunità di cambiamento cui i personaggi non possono rinunciare, e che gli spettatori spesso invidiano.
I nostalgici degli anni Ottanta in primis, si direbbe.
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