Moon Man
Scritto da Ilaria Mutti   
martedì 06 novembre 2012

Titolo: Moon Man
Titolo originale: Jean de la lune
Germania, Francia, Irlanda: 2011. Regia di: Stephan Schesch Genere: Animazione Durata: 95'
Interpreti: Voci Katharina Thalbach, Tomi Ungerer, Michel Dodane, Pat Laffan, Paul McLoone, Taylor Mooney, Helen Mooney
Sito web ufficiale: www.schesch.de
Sito web italiano:
Nelle sale dal: Roma 2012, fuori concorso ad Alice nella Città
Voto: 9,5
Trailer
Recensione di: Ilaria Mutti
L'aggettivo ideale: Geniale
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moon_man_leggero.pngInserito nel “Programma Speciale Immagini e parole”, questo è un omaggio particolare a Tomi Ungerer, uno dei più grandi autori e illustratori di libri per ragazzi del XX secolo, che, a pieno titolo, entra nel XXI secolo con la sua matita magica e la sua carica ironica, sempre di grande attualità “Un genio”- disse di lui lo scrittore Maurice Sendak, dichiarando che se non ci fosse stata l’opera di Ungerer, lui non avrebbe mai scritto il più noto dei suoi libri “Where the Wild Thing Are”.

E oggi al Festival Internazionale del Cinema, Roma lo celebra con il film biografico “Far Out Isn’t Far Enough:The Tomi Ungerer Story “del regista Brad Bernstein e con questo delizioso “Moon Man”(Titolo originale Jean de la Lun) del regista Stephan Schesch, tratto da una sua famosa opera del 1966. E la storia di un bizzarro omino, tutto solo sulla luna, che si incuriosisce vedendo la Terra dall’alto e decide di venirla a visitare, aggrappandosi a una stella cometa di passaggio.
Non sarà un soggiorno facile. Anticipando tematiche dei film di fantascienza, la storia immagina la Terra ormai governata da un unico Presidente - Dittatore e anticipando E.T. di Spielberg, il nostro omino sarà temuto e odiato dai “Grandi “ e adorato dai bambini. Moon Man non è alla prima riduzione filmica, ma questa è senz’altro un’opera di valore. Film d’animazione in 2D, realizzato in uno stile di difficile definizione, a tratti sicuramente surreale,ha una tavolozza con una larga gamma di colori e qualche preferenza per i toni azzurri. Sicuramente apprezzabile, nell’era del digitale, il fatto che sia stato disegnato tutto a mano, con una grande cura dei dettagli.

L’animazione, in buona parte fluida e scorrevole, a volte è deliberatamente a scatti, con una scelta che, anche se criticata da qualcuno, dà sicuramente carattere al film. La musica è un mix di rock psichedelico e di new jazzy. I dialoghi ironici e naturalmente un po’ surreali, una sottile poesia e scene di arguta comicità, assicurano un ottimo divertimento. L’aspetto forse più interessante? Tomi Ungerer, classe 1931, è il narratore.