Il leone di Orvieto
Scritto da Alessia Vegro   
giovedì 15 novembre 2012

Titolo: Il leone di Orvieto
Titolo originale: Il leone di Orvieto
Italia: 2012. Regia di: Aureliano Amadei Genere: Documentario Durata: 75'
Interpreti:
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: Festival di Roma 2012
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Alessia Vegro
L'aggettivo ideale: Shackerato
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il_leone_di_orvieto_leggero.pngGiancarlo Parretti, in solo due decenni, è passato da lavapiatti a presidente della MGM, dal girare a bordo di una Vespa ad attraversare i cieli con il suo jet.
Meritava di diventare film la storia di un ragazzo di Orvieto di umili origini, che inizia come cameriere negli anni 60 per poi inventarsi dal nulla una vita da imprenditore in Sicilia.
Apre una rete di quotidiani locali, gestisce la squadra di calcio di Siracusa, frequenta i maggiori esponenti del Partito Socialista e viene arrestato per bancarotta documentale e per frode fiscale. Riparte allora da Milano, conosce Florio Fiorini e dà l'avvio ad una nuova avventura, sotto l'egida del cinema.

Compra la multinazionale Cannon Film prima di recarsi in Francia a stringere nuovi rapporti e dà la scalata alla Pathé di Parigi prima di invaghirsi dell'idea di acquistare la MGM, grazie ad un prestito del Credit Lyonnais.
Ma anche la potente casa di produzione americana è per lui solo una bella donna da conquistare, poi succeda quel che succeda, ossia che la banca rivoglia i suoi soldi pena la confisca, che Fiorini, per riprendere la MGM tornata al precedente proprietario finisca in carcere, che il tutto crei la più grande bancarotta della storia della Svizzera. Parretti torna alla sua vita dopo solo 15 giorni di detenzione, rientra ad Orvieto, dove tutto era iniziato, un leone che non smette di ruggire.
Aureliano Amedei, che con il suo 20 sigarette ha vinto la sezione Controcampo italiano a Venezia, quattro David ed un Globo d'oro, presenta il nuovo documentario nella sezione Prospettive Italia al Festival Internazionale del Film di Roma. Presenta un documentario storico, affrontato con i temi della commedia popolare.

Il leone di Orvieto è un documentario con i toni di una thrilling comedy il cui protagonista sembra creato dalla penna di uno sceneggiatore americano. Un uomo intraprendente che si incontra/scontra con il mondo della politica, della finanza, dell'industria, cadendo sempre in piedi e senza perdere il sorriso.
Amedei fa raccontare la storia al suo protagonista, mettendolo a confronto, sullo schermo, con le persone che ha incontrato durante la sua scalata.
E' un botta e risposta che si crea, con i diversi personaggi che portano avanti le loro convinzioni mentre immagini e dialoghi scorrono sapientemente miscelati. La narrazione non viene mai interrotta, come se chi si conosce proseguisse il discorso intavolato da altri, creando un ritmo incalzante, dettato da una musica vivace che innalza il valore dell'opera.
L'insieme visivo è complesso, sapientemente strutturato con interviste che cedono il passo a filmati d'epoca ed a spezzoni di film inseriti con maestria. Un metacinema che spiazza, sottolineando l'enfasi delle dichiarazioni appena rilasciate.

La scelta stilistica si rafforza poi con immagini dal tratto cartoonistico e da sequenze che ricordano il Gioco dell'oca, con personaggi pedine che si muovono lungo un percorso: avanzano, indietreggiano, vincono e perdono.
La tensione resta sempre alta, anche quando alcune frasi risultano biascicate come a voler coprire qualche dettaglio che svelerebbe una verità troppo chiara.
Così ci si ritrova a fare i conti con un Porretti solare, comico nel suo essere surreale ed eccessivo, che non chiarisce i suoi legami con la politica e sorride dei propri fallimenti. In fin dei conti è un uomo nato dal nulla che si è goduto l'insegna Hollywoodiana ed ha stretto tra le mani sei Oscar e due Palme d'Oro.

Amedei non chiarisce fino in fondo la figura di quest'uomo così rappresentativo di un periodo storico del nostro Paese, quello della DC e del PSI, di Craxi, Mani Pulite e l'inizio dell'ascesa di Berlusconi. Riesce però a confezionare un'opera brillante sulla storia di un uomo che si conquistato i biglietti per Orvieto-Hollywood, andata e ritorno.
Non resta che chiedersi: a quando la prossima partenza?