Titolo: Philomena
Titolo originale: Philomena
Regno Unito: 2013. Regia di: Stephen Frears Genere: Drammatico Durata: 94'
Interpreti: Judi Dench, Steve Coogan, Neve Gachev, Charlie Murphy, Simone Lahbib, Sophie Kennedy Clark, Charles Edwards, Xavier Atkins, Charlotte Rickard
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Nelle sale dal: 19/12/2013
Voto: 8
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Doloroso
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Premiato a Venezia per la Migliore Sceneggiatura, arriva al cinema Philomena, con una straordinaria Judy Dench e un altrettanto ammirevole Steve Coogan.
Philomena Lee è un’adolescente irlandese che rimane incinta e, ripudiata dalla famiglia, viene mandata in un convento. Qui, dopo aver partorito tra mille sofferenze, rimane per alcuni anni, lavorando in lavanderia per “ringraziare” le sorelle dell’ “ospitalità”.
Lei e le altre ragazze madri possono vedere i figli un’ora al giorno ma ben presto coppie di facoltosi americani vengono ad adottare i bambini che le suore vendono, letteralmente, per mille sterline: cifra esorbitante per gli anni ’50.
Cinquant’anni dopo Philomena, aiutata da un giornalista, si mette sulle tracce del figlio portatole via.
Il regista Stephen Frears, candidato all’Oscar per The Queen, torna a raccontare l’epopea di una donna: questa volta un’irlandese di umili origini ma caparbia e perspicace.
Una donna di cui ci si innamora fin dal primo fotogramma e che Judy Dench, come sempre del resto, interpreta in maniera magistrale.
Quella narrata in Philomena è un’avventura on the road che porta i due protagonisti dalla campagna irlandese alla capitale degli Stati Uniti, Washington: lei è appassionata di scadenti romanzetti rosa, lui, Martin Sixsmith, è un giornalista laureato ad Oxford che si occupa di politica e scrive libri sulla storia russa. Lei è una fervente cattolica, lui è ateo.
Lo scontro tra i due punti di vista è inevitabile e genera momenti di grande comicità.
In Philomena si ride e si piange e il tono passa da quello più leggero della commedia a quello più gravoso del dramma, in una miscela praticamente perfetta di emozioni.
Dopo Magdalene, di Peter Mullan, le suore sadiche delle case maddalene tornano sul grande schermo e, ancora una volta, si fanno detestare con tutta l’anima.
Solo dal pubblico però, perché la protagonista, nonostante il dolore di decenni, decide di perdonare l’anziana Hildegarde, che ha impedito a lei e suo figlio di ricongiungersi: “E’ dura ma non voglio abbandonarmi all’odio”.
Una vera lezione di vita quella della minuta signora irlandese. Ed una pagina di storia ancora aperta visto che sui titoli di coda compare la frase, inquietante e scioccante, “Migliaia di altri bambini e le loro mamme svergognate si stanno ancora cercando”.
Philomena è un film bellissimo: splendidamente recitato, con una fotografia realistica, poetica e struggente al tempo stesso.
E’ una storia sulla forza dell’animo umano, che svela orrori psicologici del passato e regala scorci incantevoli della verdeggiante Irlanda.
Un film commovente, da non perdere. Nelle sale italiane dal 19 Dicembre.
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