Carovana verso il sud
Scritto da Francesca Caruso   
venerdì 25 luglio 2014

Titolo: Carovana verso il sud
Titolo originale: Untamed
USA: 1955. Regia di: Henry King Genere: Avventura Durata: 111'
Interpreti: Tyrone Power, Susan Hayward, Richard Egan, John Justin, Agnes Moorehead
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 1956
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Partecipativo

carovana_verso_il_sud_leggero.png“Carovana verso il Sud” (Untamed, 1955) è disponibile per la prima volta in Dvd, distribuito dalla Sinister Film e Cecchi Gori Home Video.
Il regista Henry King realizza un film d’avventura alla maniera western.
In questo caso gli indiani sono sostituiti dagli zulu africani. Viene dato risalto ad un lungo combattimento tra gli stranieri e gli zulu, che vogliono cacciarli dal proprio suolo.

È anche un film di frontiera, inteso - nel senso più ampio - nello spostamento di individui dalla propria terra ad una più prospera. Il comandante della cavalleria boera, Paul, giunge in Irlanda per concludere un acquisto di cavalli. Qui conosce Katie che, innamoratasi di lui, è pronta a seguirlo in Sud Africa.
Paul, però, vuol tornare da solo per dedicarsi interamente alla causa boera. Il tempo passa e Katie, dopo aver sposato Shawn, lo convince a trasferirsi in Sud Africa.
Unitisi ad una carovana per raggiungere la ‘terra promessa’ vengono attaccati dagli zulu. In loro soccorso giungerà Paul…

Tratto dal romanzo “Untamed” di Helga Moray, Henry King fonda il film sul personaggio femminile, approfondendone vari aspetti e dando voce - attraverso ciò che succede a lei – ai cambiamenti in atto all’epoca della narrazione. Mostra i molti stranieri che arrivano in Sud Africa spinti dall’idea di trovare una terra fiorente, come fosse un’odierna America dove costruirsi un futuro. Ciò che preme maggiormente a Henry King è mostrare il rapporto altalenante tra Katie e Paul. Viene descritto un uomo che dedica ogni sua energia alla causa, la causa boera è la sua priorità, abbandonando colei che dice di amare per ben tre volte.
Quante sono le donne che non lo riaccoglierebbero tra le braccia? E quante invece farebbero come Katie? C’è chi si identificherà con lei e chi agirebbe diversamente. La giovane donna continua il suo cammino senza di lui, dimostrandosi forte e coraggiosa, ma sempre in attesa del suo ritorno e ogni volta che lui torna è un nuovo illudersi che rimanga al suo fianco.
Nella scena in cui Paul dichiara di volere con sé suo figlio (ma non la madre) sale un’irritazione tale da sperare che Katie al successivo incontro lo tanga a distanza. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che siamo a Hollywood nel periodo in cui il lieto fine è una prassi, nonostante – come in questo caso – non sia descritta alcuna maturazione di Paul.
Ben caratterizzato con tutte le sue contraddizioni è il personaggio di Katie e della fatica che fa nel perseguire il suo obiettivo. Sarà la sua cocciutaggine e perseveranza ad averla vinta. Susan Hayward dosa bene le emozioni di Katie, senza eccedere.

Ci sono un paio di situazioni nel confronto con Paul in cui la si vorrebbe vedere meno compiacente e amorevole, ma ciò è dovuto alla sceneggiatura. Morta a 57 anni dopo una lunga malattia, Susan Hayward ha partecipato a un numero copioso di film tra gli anni ‘40 e ’50, ridottosi negli anni ‘60. Nel ’59 vince l’Oscar per la Miglior Attrice Protagonista nel film “Non voglio morire”. “Carovana verso il Sud” è un film di buona fattura e spinge ad avere una partecipazione attiva con i personaggi: li si vorrebbe consigliare e qualche volta prendere a calci, ma non lascia indifferenti.
Per chi ama i classici e per chi li colleziona.