Radiazioni BX distruzione uomo
Scritto da Francesca Caruso   
domenica 18 gennaio 2015

Titolo: Radiazioni BX distruzione uomo
Titolo originale: The Incredible Shrinking Man
USA: 1957. Regia di: Jack Arnold Genere: Fantascienza Durata: 81'
Interpreti: Grant Williams, Randy Stuart, April Kent, Paul Langton, Raymond Bailey, William Schallert, Frank Scanell, John Hiestand, Helene Marshall, Diana Darrin, Billy Curtis, Luce Potter, Joe La Barba, Lock Martin
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 1957
Voto: 8,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Imperdibile

radiazioni_bx_distruzione_uomo_leggero.pngUna chicca che gli amanti dei film di fantascienza non dovrebbero lasciarsi sfuggire è sicuramente “Radiazioni BX – Distruzione uomo” del talentuoso Jack Arnold, disponibile in Dvd sul portale dei collezionisti di cinema www.dvd-store.it, con migliaia di extra sconti su titoli in continuo aggiornamento.
Vi si racconta la storia di Robert Scott Carey che – durante una gita in barca – viene travolto da una nebbia misteriosa. Nulla sembra essere cambiato fino a quando alcuni mesi dopo i pantaloni e la camicia gli vanno troppo larghi.
Preoccupato per il dimagrimento eccessivo, si fa visitare da un medico e scopre che anche la sua statura è diminuita. I controlli medici si susseguono e il suo corpo continua a rimpicciolirsi. Quella strana nube doveva essere radioattiva trasformandolo in un fenomeno da prima pagina, denominato l’incredibile uomo restringibile.

Il titolo originale “The Incredible Shrinking Man” rende meglio l’idea di cosa parli il film, rispetto a quello italiano che vuol richiamare l’attenzione sulla distruzione dell’uomo, aspetto a cui il regista è poco interessato come l’epilogo spiega chiaramente.
La pellicola è la trasposizione cinematografica del successo letterario di Richard Matheson “Tre millimetri al giorno”, pubblicato nel 1956.
Considerato da molti il più bel film di Arnold e un piccolo capolavoro del genere, “Radiazioni BX – Distruzione uomo” dà valore allo spessore psicologico del protagonista, affrontando tutte le fasi emotive a cui l’uomo va incontro e mettendo gli effetti speciali al servizio della storia. Nonostante sia un film degli anni ’50 gli effetti speciali conferiscono il giusto effetto ancor oggi, in quanto sono curati nel particolare e ben eseguiti. Scritta dallo stesso Matheson la sceneggiatura delinea tutti i passaggi emotivi attraversati da Scott: preoccupazione, ansia, paura, rifiuto, nervosismo, abbattimento, sentirsi diverso, anormale e non più in grado di rapportarsi con gli altri.

Molto bella la sequenza in cui una donna di piccola statura come lui gli dice: “Anche per noi il mondo può essere meraviglioso. Anche per noi il cielo è blu come i giganti e c’è l’amicizia” spingendolo ad accettare la sua diversità. Nella seconda parte viene mostrata quell’inesauribile voglia di sopravvivere che accomuna gli esseri umani.
E nell’epilogo viene espressa l’accettazione della propria condizione, portando il protagonista a guardare il mondo da un’altra prospettiva, convinto di essere parte della vastità dell’infinito: “L’esistenza ha principio e fine nell’essere umano non nella natura” e continua “La vasta maestà del creato doveva avere un significato. Più piccolo del più piccolo avevo un significato anch’io. Giunti a Dio non vi è il nulla. Io esisto ancora”.
Questo monologo è stato aggiunto alla sceneggiatura dallo stesso Arnold.
È un epilogo positivo, ricco di speranza e per niente scontato. Arnold e Matheson mettono sotto i riflettori – metaforicamente e non - alcune delle innumerevoli prove a cui un essere umano può essere sottoposto, lasciando un messaggio: mai scoraggiarsi o abbattersi, ma lottare con tutte le forze, riscoprendo dentro di sé una riserva di energia insperata che dà la possibilità di vederci chiaro, quando a prima vista tutto sembra perduto.
Rispetto ai film in cui sono presenti insetti giganti, qui Arnold inverte le parti: è l’uomo a rimpicciolirsi a dismisura ed è inseguito prima da un gatto e poi da un ragno, che appaiono a Scott giganti.
Inoltre non manca l’apparizione dell’enorme animale alla finestra della stanza dove si trova il protagonista, come accade in “Assalto alla Terra” e “Tarantola” per esempio.