Titolo: Una meravigliosa stagione fallimentare
Titolo originale: Una meravigliosa stagione fallimentare
Italia: 2015. Regia di: Mario Bucci Genere: Documentario Durata: 95'
Interpreti: Carlo Valli, Donato Petrosillo, Michele Salomone, Onofrio Vittorio, Vittoria Sallustro e tutti i giocatori del Bari Calcio
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Nelle sale dal: 29/01/2015
Voto: 9
Trailer
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Autorevole
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Salvate La Bari........ e il calcio di oggi
la stagione 2013-2014 del Bari calcio si conclude con il mancato raggiungimento della serie A, ma quello che c'è da raccontare è molto altro perché la stagione si può ricordare come quella della coesione fra la tifoseria e una squadra che per un anno ha praticamente navigato a vista senza società e con il fardello di un fallimento che gravava sulla propria testa.
il regista Mario Bucci, con l'aiuto del comune del capoluogo Pugliese, afferma a inizio documentario di narrare una storia di calcio, lo dice per sdrammatizzare, per circoscrivere, per ridurre, ma nella realtà dei fatti c'è molto di più del semplice gioco del calcio che viene narrato nel corso dei seguenti 95 minuti.
Novantacinque minuti introdotti da una voce e da un uomo travestito da gallo che attraversa la città di Bari e accompagna la narrazione che parla di un gruppo di ragazzi, di calciatori, che un po' per scelta, e molto per errore, si sono ritrovati uniti nella caduta negli inferi di una squadra ultra centenaria e nella sua incredibile risalita da questi ultimi, nel corso di un'annata sportiva, che di sportivo ha ben poco.
Lo spettatore può così riscoprire come con un piede ben oltre in fatidico fallimento la squadra del Bari si sia riuscita a cementare inizialmente sul campo, grazie a risultati del tutto inaspettati, poi a risorgere grazie ad un acquisto in extremis nel corso dell'ennesima asta fallimentare per arrivare all'eliminazione nei playoff ad opera del Latina.
La storia però dice altro, qualche cosa che trascende il semplice rettangolo di gioco e le aule di un tribunale, qualche cosa che narra di affetti e conoscenze umane, qualche cosa che Bari ha saputo toccare con ben più di un dito, ovvero con un palmo ben aperto e che il regista Mario Bucci ha saputo testimoniare con l'aiuto dei protagonisti di una stagione probabilmente irripetibile.
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